MotoGP, GP Jerez. Marquez rinuncia alla gara: "Ci ho provato, adesso posso dormire sereno"

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Dopo aver corso Libere 3 e Libere 4, Marc Marquez è tornato al box dopo appena un giro in qualifica. Il dolore al braccio destro è ancora forte, lo spagnolo ha deciso di non correre il GP d'Andalusia: "Quando hai la passione per qualcosa ci devi provare, questa è la mia mentalità. L'obiettivo era fare più del 100%, volevo capire dove poteva arrivare il mio corpo. I tempi sembravano buoni, ma ho avvertito una strana sensazione, come se avessi il braccio morto: a quel punto ho deciso di fermarmi"

GP ANDALUSIA, LA GARA DI MOTOGP GIRO DOPO GIRO

Come si chiama quella strana sensazione, che non ti dà pace fino a quando non le dai ascolto? Come si chiama quella forza che ti rimette in piedi dopo un delicato intervento chirurgico e ti porta a salire in sella a una MotoGP dopo appena quattro giorni? La risposta arriva da un vero, autentico campione del mondo come Marc Marquez: “Si chiama passione”. Ci ha provato Marc Marquez. Ha provato a tornare in pista quattro giorni dopo l’intervento all’omero del braccio destro, fratturato nel GP di Spagna. A sei giorni da quella caduta, è tornato in moto a Jerez per le Libere 3 e le Libere 4 del GP d’Andalusia.  Già questa, da sola, può definirsi una grande impresa. Dopo pochi giri in qualifica, tuttavia, ha deciso di ritornare al box e rinunciare alla gara: il dolore al braccio destro è ancora troppo forte: "Ci ho provato, quando hai la passione per qualcosa ci devi provare, questa è la mia mentalità – spiega Marquez a Sky Sport -. Quando mi hanno operato, sono rimasto realista e ho provato a capire come stava il mio corpo. Quando ho iniziato a muovere il braccio, ho provato a fare delle flessioni e ho detto alla Honda che avrei voluto provarci. Durante le qualifiche, però, ho capito che non potevo correre in gara, anche per via del caldo".

Il braccio destro di Marc Marquez dopo l'operazione all'omero effettuata dal dottor Mir martedì 21 luglio

"Per un attimo ho sentito il braccio morto"

Un vero campione rimane realista, sa fino a dove può spingersi, soprattutto se si tratta di un pilota del Motomondiale: "L'obiettivo era fare più del 100%, volevo capire dove poteva arrivare il mio corpo – prosegue Marquez –. Io sono ottimista, per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Ho detto alla Honda che sarei andato a Jerez per provarci, adesso posso dormire tranquillo perché so di averci tentato. I tempi sembravano buoni nelle Libere, ma quando ho iniziato le qualifiche ho avuto una strana sensazione al braccio, come se avessi il braccio morto. A quel punto ho deciso di fermarmi. La rimonta nel GP di Spagna? Ero contento sulla moto, mi stavo divertendo tantissimo. Io mi diverto così, è con questa mentalità che ho vinto i Mondiali. Poi mi sono rilassato un po' e sono caduto, imparerò dall'errore. Ringrazio i medici e tutti i tifosi che mi hanno sostenuto in questi giorni”.

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