A Jerez trionfa Suzuki, scattato dalla pole: il pilota del team Sic58 vince nella pista dove Marco Simoncelli festeggiò il primo successo in 125 nel 2004, con Aprilia. Completano il podio McPhee e il pilota dello Sky Racing Team VR46 Vietti
"Così si corre, questo è il pilota che voglio", nella felicità di Paolo Simoncelli, c'è tutta la gara di Tatsuki Suzuki. Due pole consecutive, sbagliata la prima di Jerez (tanto da meritarsi un affettuoso "calcione" dal suo team manager) centrata la seconda sullo stesso circuito, con una gara superba, sempre all'attacco. Il giapponese ha imposto un ritmo forsennato che ha spaccato il gruppo dopo pochi giri e ha costretto all'errore Rodrigo che lo seguiva a ruota, piuttosto aggressivo ("Ma sempre corretto" ha ammesso Suzuki).
Celestino Vietti, rimasto intruppato nel secondo gruppo, è stato bravo a ricucire. "Ho lavorato in ottica gara - ha spiegato il piemontese - perché la settimana scorsa mi sono trovato in difficoltà". Questa volta il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha rimontato piano piano, ha aspettato con pazienza il momento dell'attacco, sferrato all'ultimo giro. Terzo posto meritato. Nel suo team resta il dispiacere per il weekend di Migno, velocissimo nelle prove, caduto in qualifica, scattato indietro in gara. Dal diciottesimo posto non era facile rimontare e il romagnolo si è pure preso dentro con Sasaki, finendo ultimo. Sul podio è salito anche McPhee che ha raccolto i frutti di un weekend in cui è sempre stato tra i più rapidi in pista. Tanti i colpi di scena, in ottica mondiale. A cominciare dall’errore di Albert Arenas. Il leader del campionato è scivolato a otto giri dalla fine, gran botta alla caviglia, tornerà in gara a Brno. Ma intanto in classifica Suzuki, con questo successo, si è avvicinato a sei punti di distanza.