Yamaha: conto aperto con il Covid

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Dopo aver recuperato in extremis Rossi in casa Yamaha si continuano a fare i conti con il Covid. Positivo Davide Marelli, telemetrista di Maverick Vinales. In quarantena fiduciaria altri 4 membri del Team compreso il Team Manager Maio Meregalli ed il Responsabile della Comunicazione William Favero

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Fate conto che il paddock della MotoGP sia un paesino di 2700 anime che si muove in giro per il mondo. Questo microcosmo, oggi ridotto a 1800 unità,  si è dato delle regole ferree e ben pensate (strettissimo controllo sanitario della bolla di cui le persone fanno parte)  per poter proporre in giro lo show sportivo in un momento difficile per le Nazioni. Di fatto oggi il paddock stesso dimostra però di essere lo spicchio di un mondo che deve guardare in faccia il nemico Covid. Un raffronto duro che ci sta insegnando come anche gli schemi meglio organizzati possano essere messi in crisi in un amen.

Squadra decimata

La Yamaha ne è, suo malgrado, la dimostrazione più tangibile. Dopo che nei mesi scorsi aveva dovuto mettere in quarantena sei tecnici, oggi si ritrova di nuovo decimata. Neanche il tempo di riabilitare Valentino Rossi arrivato dall'Italia nottetempo per ricevere il secondo esito di tampone negativo e riappropriarsi del suo box e della sua M1 che arriva una tegola ulteriore. Davide Marelli, telemetrista di Vinales viene trovato positivo così mentre il tecnico brianzolo va dritto in hotel nel bel mezzo di una sessione altri quattro membri del team sono costretti alla quarantena fiduciaria

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Di chi si tratta

Ma chi sono? Maio Meregalli, Team Manager che il pubblico di Sky Sport ben conosce ed apprezza. William Favero, Resp. della Comunicazione ed indispensabile punto di rifermento per noi giornalisti. Marc Elder, meccanico di Rossi ex Ducati in Yamaha dal 2016 ed addetto alla benzina ed alle gomme ed infine Javier Ullate, punto fermo del gruppo di lavoro di Maverick Vinales. Maio Meregalli e William Favero rimarranno a Valencia per 10 giorni rinchiusi in hotel mentre gli altri due sono in viaggio verso le proprie case dove osserveranno il periodo di stop.

Il protocollo Yamaha

Ma perché per Maverick Vinales non è stato necessario l'isolamento fiduciario?  Il pilota ha lavorato a contatto con queste persone ma di fatto è ritenuto "safe" perché i tecnici a lui vicini hanno sempre indossato mascherina e lo schermo protettivo. Diverso il discorso per chi è stato costretto alla quarantena perché di fatto ha cenato o fatto colazione assieme a Marelli (dunque senza mascherina) o vi ha viaggiato vicino in aereo come nel caso di Meregalli. Ricordiamo che la Yamaha ha un protocollo anti-covid ultra rigido e richiede un tampone extra a tutti i suoi componenti nel bel mezzo del weekend di gara, per questa ragione Marelli negativo all'ingresso del paddock mercoledì (e dunque abilitato ad entrare) è stato fermato oggi nel bel mezzo di una sessione. La stessa Yamaha inoltre considera "contatto stretto"” chiunque abbia trascorso almeno 15 minuti con il soggetto positivo senza mascherina.

Tegola Vinales: partirà dalla pit-lane

Una storia che dimostra che a volte anche le procedure più attente e scrupolose possono non bastare. Per Maverick inoltre piove su bagnato, perché paga in prima persona la difficoltà tecnica relativa ai motori sanzionata oltretutto dalla FIM. Costretto a punzonare il sesto motore e dunque avendo sforato il tetto massimo sarà costretto come vuole il regolamento a partire dalla pit-lane a prescindere dal suo risultato in qualifica. Col senno di poi sembra il minore dei mali in un momento in cui ad Iwata i pianeti non si allineano facilmente, usando un eufemismo.

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