Aleix Espargaró e Aprilia, per essere competitivi serve ancora tempo

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Sviluppare una moto con pochi test è davvero complicato, Aleix avrebbe bisogno di Iannone o di un pilota forte al suo fianco per portare Aprilia a un livello superiore nel 2021. Nell'attesa, il pilota spagnolo può lavorare senza troppe pressioni esterne, cercando di crescere in gara: solo due podi in MotoGP fino ad ora, serve un passo avanti importante

MOTOGP, LE COPPIE DEL 2021

Aleix, il fratello maggiore di Pol, è nel giro del mondiale dal 2004 quando disputa una gara con la 125. Nel 2015 Espargaro corre con una Honda 125 e l'anno dopo affronta soltanto 6 gare. Dal 2006 al '08 corre in 250, una stagione con Honda e due con Aprilia. L'ultima stagione disputa soltanto 2 gare e nel 2010 passa in MotoGP. 4 gare il primo anno, 18 il secondo con una Ducati clienti. Nel '11 retrocede in Moto2 con una Kalex Pons e ottiene il primo podio della sua carriera, un terzo posto. Poi ritorna in MotoGP con una ART, moto artigianale e poco competitiva. Nel 2013 corre con una Forward-Yamaha con la quale ottiene un secondo posto, Così arriva alla Suzuki dove fa 1 pole. Infine dal 2017 arriva all'Aprilia e lega le sue di difficoltà a quelle della casa italiana.

Sviluppare la moto e crescere in pista

Non si può dire che la sua, pur con tutte le peripezie avute, sia una carriera invidiabile. In tutto 2 podi e basta. Poco per essere considerato tra i top riders, anche se lui si atteggia a tale. Decisamente veloce sul giro secco, meno efficace in gara dove spesso fa peggio che in prova oppure cade. Nel 2020 ha fatto vedere molti progressi, ma complice la relativa competitività dell'Aprilia ha raccolto poco: 42 punti, 6 zeri, diciassettesima posizione nella generale. Meglio di chiunque sia salito sull'Aprilia, comunque e credo avrebbe avuto molto bisogno di Iannone o di un pilota forte al suo fianco perché Smith e -al momento- Savadori sono troppo lontani dai migliori. Sviluppare una moto così dal nulla in questi anni con pochi test è davvero difficile e per Aprilia ci vuole un po' di tempo ancora. Quanto ad Aleix, pure, perché difficilmente potrebbe ottenere un posto migliore di quello che occupa: prima guida Aprilia con il coinvolgimento che significa. Magari, anzi quasi certamente, otterrebbe migliori risultati su una moto buona anche in un team non ufficiale, ma vuoi mettere poter lavorare su un progetto così lungo e importante?

Insomma a mio parere Aleix Espargaro non è uno che può vincere il titolo in MotoGP, ma è un pilota esperto e veloce che può lavorare duro per lo sviluppo di un mezzo non ancora al top. La sua posizione, per il momento non ambita dai grandi (altrimenti magari Dovizioso o Crutchlow o Lorenzo ci sarebbero andati), è quindi solida e tranquilla, può permettergli di lavorare senza troppe pressioni esterne, almeno finchè l'Aprilia non diventerà competitiva. E magari insieme alla moto sarà cresciuto pure lui, mettendo tutto a posto.

41 Aleix Espargaro, of Aprilia Racing Team Gresini, in action during the MotoGP official qualifications for the motorcycling Grand Prix of San Marino at the Misano World Circuit ''Marco Simoncelli'', Italy, 12 September 2020.  ANSA / Davide Gennari

Il futuro

Aprilia rilancia: vuole un futuro da protagonista

PRO

  • Esperienza
  • Poca pressione
  • Assenza di confronto diretto con un pilota molto forte
  • Super-ego importante 
  • Deve ancora compiere 32 anni, c’è spazio per migliorare molto

 

CONTRO

  • Palmares mediocre
  • Difficile fare il pilota e il collaudatore
  • Moto non ancora competitiva
  • Un po' di presunzione di troppo
  • Non tutto dipende da lui, molto dall’Aprilia