MotoGP, Marquez ci sarà in Qatar: ma correrà il GP? Ecco a che punto siamo

MotoGp
Antonio Boselli

Antonio Boselli

Ci sono tutte le ragioni perché il pilota spagnolo possa esserci al via del Gran Premio di domenica prossima. Il primo aspetto, il più importante, è la condizione del braccio destro. Potrebbe anche fare un tentativo nelle prove libere per lasciare la moto al collaudatore Bradl nel caso non se la sentisse di continuare. Questo, però, non è il modo di ragionare di Marc. Ed è per questo motivo che è atteso a Losail

MARQUEZ, RIENTRO PIU' VICINO - MOTOGP AL VIA IL 28 MARZO: LA GUIDA

Marc Marquez e il debutto in Qatar. La decisione finale è attesa ma ci sono tutte le ragioni perché il pilota spagnolo sia al via del Gran Premio. Il primo aspetto, il più importante è la condizione del braccio destro, fratturato a luglio e operato tre volte. Il secondo test svolto a Portimao, due giorni dopo quello di Barcellona, con una moto replica della MotoGP, dimostra che il callo osseo si è formato e che il tono muscolare è sufficiente. Manca ancora una condizione ottimale, ma come tutti i piloti possono testimoniare solo andando in moto si recupera meglio e più velocemente. Certo, Losail non è una pista proprio favorevole per debuttare, non è congeniale alla Honda, si cade a grande velocità e tutti gli altri piloti ci hanno corso per almeno cinque giorni di test. Marquez debutterebbe in una condizione difficile insomma, anche in un week end di gara dove l’agonismo è nella sua massima espressione. E’ vero che si può aspettare una settimana in più, visto che saranno due le gare in Qatar, ma nessuno vieta che possa provarci scendendo in pista nelle prove libere per lasciare la moto al collaudatore Stefan Bradl nel caso non se la sentisse di continuare. Ma questo, non è il modo di ragionare di Marquez ed è per questo motivo che è atteso in Qatar.