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MotoGp, Gp Qatar Losail 2021, le pagelle di Paolo Beltramo

MotoGp

Paolo Beltramo

Vinales da 10, l'uomo che salva (anzi, rilancia) la Yamaha e la mette davanti alla Ducati di Zarco e Bagnaia (9 per tutti). Diamo i primi voti della stagione...

GP DOHA, LE LIBERE LIVE - GUIDA TV

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Evvai, finalmente dopo tanta attesa, dubbi, incertezze abbiamo cominciato. Dico abbiamo perché dai piloti, agli organizzatori (Dorna), ai promoter (Qatar), ai team, a noi a casa e là abbiamo cercato di fare il possibile perché questa prima gara ci fosse e fosse emozionante, un successo come è stato. Col fiore nel deserto di quell’abbraccio silenzioso ma fortissimo prima delle gare per Fausto Gresini, l’uomo che ancora si fa fatica a credere che non ci sia più. Insomma, inizio da 10.

Vinales 10

Una replica, ma diversa. Così pare la vittoria di Maverick Vinales che doppia quella del 2017 fatta all’esordio con Yamaha. Allora iniziò da fenomeno, poi si sgonfiò. Questa volta ha guidato benissimo, ha saputo aspettare, risalire, combattere e alla fine andarsene da dominatore. La sua è l’unica Yamaha che ha mantenuto le promesse delle prove, anzi ha addirittura staccato le Ducati. Gli altri piloti/musicisti (se si guida una moto coi tre diapason come marchio e parte di una fabbrica di strumenti, bisogna essere capaci di accordare e rendere armoniosi guida e comportamento di moto e gomme) hanno invece fatto male o peggio, deludendo le attese. Vediamo. Quartararo (6) si è salvato finendo 5°, ma Rossi (12°) col solito problema della gomma posteriore che dopo poco si stressa e slitta oltre che vibrare ha lo stesso problema da anni: peccato perché partiva quarto, ma 4. Morbidelli ha avuto un problema all’ammortizzatore posteriore dovuto probabilmente al sistema che abbassa la moto in curva e che si ripresenta spesso quando si gira di notte. Ha fatto ultimo (18°) di quelli buoni, visto che Savadori ancora non può aver preso il ritmo da MotoGP. A lui un NG, la sua faccia alla fine diceva tutto. Totalmente sincero anche senza volerlo. Vinales, insomma 10 e salva la Yamaha, anzi la rilancia.

Ducati 9

La coppia che non ti aspetti prima conduce, poi lotta, alla fine sale sul podio. Stiamo parlando dei Ducatisti Zarco (9) e Bagnaia (9 pure lui), gli unici due della Rossa ad essere stati all’altezza della tradizione qatariana e delle aspettative finendo sul podio. Hanno lottato, per una parte dominato, mentre Miller scendeva fino al nono posto (non era a posto) davanti ad uno splendido esordiente Bastianini, già subito a suo agio sul Ducatone (9). Bello sprazzo iniziale di Martina che però poi ha pagato quella sfrontatezza da esordiente (8) e 16° Marini che, come ci si aspettava, utilizza un approccio più progressivo e razionale alla MotoGP e alla sua cavalleria. Lui è fatto così e fa benissimo a seguire quello che gli dettano cuore e testa, 6.

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Mir 9

Suzuki come al solito moto da gara, Mir fantastico fino all’ultima curva. Il campione del mondo ha disputato una gara strepitosa risalendo dalla nona posizione in griglia fino al secondo posto con il suo solito passo costante, veloce e martellante, superando avversari in una progressione che lo aveva portato al secondo posto, perduto proprio all’ingresso dell’ultima curva dove è andato lungo ed è stato passato da Zarco e Bagnaia. Ma la sua gara da campione resta. Per me, un fenomeno. 9.

Aprilia & Espargarò 8

Discorso a parte per Aprilia, che ha finalmente messo il cupolino là dove eravamo abituati a vederla. Aleix Espargaro (8) stavolta ha disputato prove e gara senza sbavature, anzi finendo settimo a meno di 6 secondi dal primo, una bella prestazione che l’eventuale ingaggio di Andrea Dovizioso renderebbe sicuramente migliore vista la sua grande esperienza che potrebbe mettere a disposizione del team italiano. Il rapporto con Aleix sembra poi molto buono visto che lo spagnolo spera che il Dovi arrivi davvero. Anche perché, pur stimandolo e volendogli bene, non credo che Lorenzo Savadori sia pronto per la MotoGP. Prendere 46” di distacco, quando il decimo ne ha presi poco più di 9”, sono davvero troppi.

KTM 4

KTM poco a suo agio a Losail e difatti la prima KTM, quella di Oliveira è 13°. Petrucci è caduto al primo giro. C’è poco altro da dire: si aspettano tracciati (già da Portimao) meno penalizzanti.

Honda 4

Honda senza Marc Marquez si aggrappa al “praticante” Pol Espargarò che disputa una buona gara finendo ottavo a meno di 6 secondi dal primo. Alex Marquez e Nakagami si sono stesi, segno di nervosismo e impossibilità di riuscire a fare con la moto 2021 quello che avevano dimostrato a sprazzi l’anno scorso.

Moto2

In Moto2 oltre alla scontata vittoria di Sam Lowes (10) che se guida così e non sbaglia non lo prende nessuno, c’è il secondo posto di Remy Gardner figlio d’arte (9) e la bellissima lotta tra Di Giannantonio e Bezzecchi per il terzo posto che ha premiato il romano che corre per il Team Gresini. Dai stavolta bellissimo così, con il pilota che si emoziona e ringrazia guardando il cielo dove, chissà, c’era Fausto a guardare la gara e fare il tifo per lui. 9 ad entrambi perché anche il Bez ha fatto bene.

Moto3

In Moto3 grande vittoria di Masia che si conferma ancora più forte dello scorso anno in sella alla KTM (10) e un bel 10 anche a Pedrito Acosta suo compagno di squadra ed esordiente nel mondiale. Gli italiani sfortunati o poco competitivi tranne Antonelli che è arrivato sesto nel gruppone dei sette che si sono giocati la volata finale in puro stila Moto3.

A tra poco. Domenica alle 19 si corre ancora, sempre nelle ombre di Losail. Ciao.