MotoGP, a Jerez ritorno al passato: la storia del GP di Spagna

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Paolo Lorenzi

Questo weekend appuntamento a Jerez, con una delle gare più amate da piloti e tifosi, dove hanno vinto tutti i più grandi dell'era moderna. L'intero programma live su Sky: Moto3 alle 11.00, la Moto2 alle 12.20 e la MotoGP alle 14.00

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Jerez a maggio, è come un ritorno al passato. Alle certezze di un Mondiale che ha bisogno di ritrovare anche i suoi riferimenti storici. Dopo una stagione affrontata in emergenza, la torrida collocazione del gran premio spagnolo a luglio dell'anno scorso,  e un avvio di campionato, il 2021, diverso dal solito. Con la doppia trasferta in Qatar e l’arrivo in Europa a Portimao. Jerez era per tradizione la prima gara sul vecchio continente. Una delle più amate da piloti e tifosi. Quando ancora questi ultimi potevano affollare le sue tribune e le sue strade, nella grande festa andalusa delle due ruote.

Il sigillo dei big dell'era moderna

C'hanno vinto tutti i grandi dell’era moderna, da Rainey a Schwantz, a Doohan e poi nella stagione dei quattro tempi, Rossi, Lorenzo, Marquez. Proprio lo spagnolo della Honda ha vinto qui nel 2019, prima dell'infortunio del 2020. Proprio qui Rossi vinse una delle gare più belle, nel 2016 partendo dalla pole position, fenomeno raro per uno che in qualifica difficilmente si esprime al maglio. Tornare a Jerez è come aprire il libro dei ricordi, peccato che dal 2024 il circuito andaluso potrebbe doversi alternare con le altre piste spagnole, per fare spazio ai nuovi tracciati che entreranno in calendario.

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