MotoGP Spagna, Marquez dopo la caduta a Jerez: "Sono vivo grazie agli air fence". VIDEO
GP JEREZIl campione della Honda torna sullo spavento nelle Libere 3 a Jerez: "Sapevo che sarebbe arrivata la prima caduta, ho scelto la curva peggiore per cadere, ma l'importante è che sia qui. Sono vivo grazie agli air fence". Poi rassicura sulle sue condizioni, ottimista per domenica: "Il braccio? È okay. Non sono contento per la mia posizione in griglia, ma resto fiducioso per la gara"
GARA DI MOTOGP LIVE - LA CADUTA DI MARQUEZ: VIDEO - FOTOSEQUENZA
Marquez ancora giù, a Jerez, nello stesso circuito "Angel Nieto" in cui cadde e subì la rottura dell'omero del braccio destro, il 19 luglio del 2020, l'inizio del suo calvario. Il pilota della Honda è scivolato nelle Libere 3 alla curva 7: la sua moto si è praticamente distrutta, mentre lui si è rialzato ed è tornato al box. Dopo i controlli al centro medico e in ospedale è rientrato in pista per le qualifiche del GP di Spagna: in gara partirà dalla 14^ posizione. A fine giornata le sue parole: "Sono vivo grazie agli air fence (le protezioni gonfiabili posizionate per attutire eventuali urti contro le barriere, ndr), sappiamo che le moto ormai vanno sempre più forte e i rischi posso aumentare, ma oggi abbiamo potuto vedere anche il grandissimo lavoro della Safety Comission".
Marquez: "Ho scelto la curva peggiore per cadere..."
Un brutto spavento per Marquez, che non perde comunque il sorriso: "Prima o dopo sapevo che sarebbe arrivata la caduta - prosegue - ho scelto la curva peggiore per cadere, uno dei punti più veloci del circuito. Ma l'importante è che sia qui, ero un po' disorientato, ma il braccio è okay e la cosa più importante è che adesso mi senta bene fisicamente. Più che altro la caduta ha condizionato la qualifica: ho scelto la gomma morbida davanti pensando a quella curva e non al feeling con la moto. Non sono contento per la mia posizione in griglia, ma resto fiducioso per la gara".