MotoGP, la vittoria nel GP di Aragon ha "sbloccato" Bagnaia: adesso punta al GP di Misano

MotoGp
Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

La freddezza, la lucidità e la gestione della corsa di Pecco sono state esemplari e danno ragione a chi (VR46 Academy e Ducati Corse) ha deciso di puntare su di lui. La vittoria di Aragon convince soprattutto perché è arrivata dopo un duello stupendo con Marquez, che ci ha provato con il cuore e alla sua maniera. Adesso Bagnaia può guardare con ottimismo al prossimo GP a Misano (dal 17 al 19 settembre, in diretta su Sky Sport MotoGP), dove l'anno scorso chiuse 2° alle spalle di Morbidelli

LA CARRIERA DI BAGNAIA

Stati d’animo a confronto e storie intrecciate tra Bagnaia, Marquez e Quartararo. Il successo di Pecco è un diamante italiano che splende di luce propria. Vincere battendo Marquez in un finale di gara che rimarrà storico dà valore al pilota, alla squadra, oltre che sublimare il percorso che ha portato a questo traguardo. La freddezza, la lucidità e la gestione della corsa di Bagnaia sono state esemplari e danno ragione a chi (VR46 Academy e Ducati Corse) ha deciso di puntare sul torinese.

Pensando al piccolo Pecco, otto anni fa poco più di uno scricciolo in Moto3, prima di laurearsi campione del mondo in Moto2 con lo Sky Racing Team VR46 nel 2018, vengono i brividi di commozione. Oggi Pecco è un reale punto di riferimento del team di Borgo Panigale e la prima vittoria, che per un verso o per l’altro sembrava non poter arrivare mai, di certo lo "sbloccherà" ulteriormente. Marquez è stato battuto, ma è da stimare e lodare perché a tre giri dal termine ci ha provato con il cuore e alla sua maniera, regalando uno spettacolo speciale. I suoi sorpassi lasciano sempre senza fiato, ma questa volta l’italiano in rosso è stato più bravo di lui.

La valutazione però deve andare al di là del risultato, perché se è vero che Marc ha perso contro il suo avversario in pista, è altrettanto vero che sta pian piano provando a vincere contro il suo corpo, che per sua stessa ammissione adesso è il principale avversario. L’impressione che abbiamo è che Marquez sia più preoccupato nello spirito piuttosto che sofferente al braccio, ritrovarlo al 100% sarebbe bello per sé stesso oltre che per gli avversari.

Quartararo infine viaggia verso Misano con un senso di sconforto. La gomma che non ha funzionato questa volta è toccata a lui. Una sorta di roulette russa, che sta diventando troppo frequente, sulla quale la Michelin dovrà fare una riflessione profonda.