Ci siamo, prende il via la nuova stagione: solo una volta, nei 73 mondiali della top-class disputati, un Mondiale è iniziato prima del 6 marzo. Ma ci sono altri numeri e curiosità da non perdere, prima di scendere in pista: vediamole insieme. Domani si corre, le gare delle tre classi sono live su Sky: Moto3 alle 13, Moto2 alle 14.20, MotoGP alle 16
Il mondiale MotoGP che inizia il 6 marzo? Non è un po’ prestino? La risposta è sì: solo in un’occasione, nei 73 mondiali della top-class disputati finora, un mondiale è iniziato prima del 6 marzo ed è successo moltissimo tempo fa.
Era il 1964, ed il primo GP degli Stati Uniti in assoluto fu corso a Daytona il 2 febbraio.
Erano altri tempi: a un ora e mezzo dalla partenza del GP, Mike Hailwood utilizzò l'anello ad alta velocità di Daytona per abbattere il record dell’ora e dei 100 km, appartenenti a Bob McIntyre (Gilera, Monza 1957).
Hailwood con la sua MV Agusta fece registrare una media di 233,048 km sulla distanza di 100 km e coprì 233,081 km in un ora…e poi vinse la gara della top-class!
Si trattava anche di un calendario molto diverso da quello attuale, che prevede un GP a settimane alterne o consecutive: dopo la gara di Daytona, il motomondiale dovette attendere più di quattro mesi prima di scendere di nuovo in pista, o meglio, su strada. La gara successiva fu il TT dell’Isola di Man, corso il 12 giugno ed ugualmente vinto da Hailwood.
Un inizio così anticipato fa sì che l’attesa dalla stagione 2021 a quella 2022 sia stata di soli 112 giorni, eguagliando il record tra le stagioni 2018 e 2019: un bel contrasto con il disgraziato 2020, quando si dovette attendere il 19 luglio per la prima gara MotoGP a Jerez.
È sempre la regola dei 3 team
Con il ribaltamento di valori del 2020, ed un campione del mondo uscente su Suzuki, ci si aspettava che questa statistica potesse cambiare, ma la regola dei 3 a Losail non si è smentita nemmeno nelle due gare corse nel 2021 (ci furono il GP del Qatar e di Doha). Sono solo tre i costruttori che qui hanno vinto, sono saliti sul podio ed hanno registrato pole position, in tutte e 18 le gare corse sul tracciato del Qatar: si tratta di Yamaha (10 vittorie), Ducati (5) e Honda (3).
Anche dopo un 2020 da campioni, i piloti Suzuki si sono dovuti accontentare della medaglia di legno del quarto posto, il miglior piazzamento Suzuki qui e, ironia della sorte, lo hanno ottenuto in entrambe le gare: con Alex Rins nel GP di Doha e con Joan Mir in quello del Qatar!
C’è un ulteriore dato curioso sulla gara d'apertura stagionale, legato alla regola del 3 di Losail. Negli ultimi 10 mondiali sono solo tre i team che hanno vinto la prima prova della stagione, e sono ovviamente gli stessi, visto che, escludendo l’anomalia di Jerez 2020, il Qatar è la gara d’apertura dal 2007.
Quella che è meno evidente, è la distribuzione di queste vittorie: dal 2012 in poi, ben 7 successi nella gara d’apertura sono andati alla Yamaha, due alla Ducati (2018 e 2019 con Dovizioso) e solo uno alla Honda, con Marc Marquez nel 2014.
Albo d'oro al sicuro
Non sono previsti scossoni nell’albo d’oro del GP del Qatar: i pluricampioni Casey Stoner e Valentino Rossi svettano con le loro 4 vittorie ciascuno, seguiti da un altro "ex" Jorge Lorenzo a 3. Tra i piloti in attività solo Andrea Dovizioso (2018 e 2019) e Maverick Vinales (2017 e 2021) hanno vinto due volte.
Per Vinales si tratta dell’ultima vittoria a tutt’oggi e del penultimo podio: seguì solamente un 2° posto dalla pole nel GP di Assen, immediatamente prima del ritiro (e divorzio) dalla Yamaha nel GP di Stiria.
Addio Novecento
Il ritiro di Valentino Rossi non è stato solo il ritiro del pilota più vincente nella storia della categoria (89 vittorie, 199 podi, 5415 punti: tutti record assoluti), ma segna un cambiamento generazionale netto: per la prima volta nella storia, non ci sono più in griglia piloti che hanno corso nel secolo scorso e neppure piloti che hanno guidato le 500cc a due tempi. Il pilota della top-class che ha la carriera più lunga ora è Andrea Dovizioso: il suo primo GP fu al Mugello in 125cc nel 2001. Dovizioso è l’unico che ha corso più di vent’anni fa nel motomondiale. Il rivale più prossimo per anzianità è Aleix Espargarò, che esordì in 125cc a Valencia nel 2004.