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MotoGP, GP Austin. Bastianini: "Nel finale di gara ho spinto come un bastardo"

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©Getty

Dopo il successo a Losail Bastianini vince anche ad Austin, impostando una strategia conservativa appositamente studiata per sorpassare Miller negli ultimi giri: "Avevamo impostato la gara così: quando ho capito che ne avevo di più, mi sono detto ‘Adesso mi tocca andare’. Alla fine sono riuscito a mettere su un buon ritmo, ho spinto come un bastardo. Secondo me è ancora presto per dire che posso essere competitivo per il titolo, il mio obiettivo resta competere per la top 5"

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Avevi preparato la strategia appositamente per attaccare negli ultimi giri?

"Sì, avevamo studiato come fare una gara così, sapevamo che era un Gran Premio complicato. All’inizio soffrivo tanto nel primo settore, cercavo di non forzare troppo, quella parte era difficile fisicamente. Poi quando ho visto Rins puntarmi per due-tre volte, ho capito che era arrivato il momento di andare avanti: sono riuscito a superare Martin e mi sono avvicinato a Miller. Quando ho capito che ne avevo un po' di più, mi sono detto ‘Adesso mi tocca andare’. Quando ero in testa alla gara ho fatto qualche errorino al primo giro, però alla fine sono riuscito a mettere su un buon ritmo, ho spinto come un bastardo, fino in fondo. È stata una giornata strepitosa, ora però voglio andare a mangiare un hamburger".

Andavi appositamente piano nei primi giri, oppure sei andato fortissimo nel finale della gara? Aiutaci a capire quanto vale quel salto che hai fatto da un momento all’altro, quando hai capito che potevi fuggire in testa...

"All’inizio della gara ho gestito, ho cercato di capire cosa stesse succedendo davanti. Miller aveva un bel ritmo, ma quando è calato ho spinto un po' di più. Nel momento in cui sono andato in testa, ho dato il 101% per dare uno strappo".

Il cambio di ritmo di Bastianini nella seconda parte di gara

Sei tornato in testa alla classifica: a questo punto pensi di poterti giocare il Mondiale?

"Secondo me è ancora presto per dire che posso essere competitivo per il titolo. Il mio obiettivo resta competere per la top 5. In realtà vivo il Mondiale ancora da ex rookie, cerco di imparare guardando la mia guida in gara, ancora mi manca qualcosa, devo perfezionare il mio stile. Il mio punto forte è l’ingresso in curva, questo mi sta aiutando molto, ho un gran feeling con la moto, la squadra mi ha aiutato. Secondo me possiamo essere competitivi un po' ovunque, a parte in Argentina".

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