Moto2, GP Catalunya: vince Vietti, 2° Canet, 3° Fernandez

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Paolo Lorenzi

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Celestino Vietti è tornato: il pilota del team Mooney VR46 vince a Barcellona con un sorpasso straordinario a tre curve dalla fine su Canet. Ora il pilota italiano ha 16 punti di vantaggio nel Mondiale di Moto2 su Ogura. La palma della delusione spetta a Roberts, caduto mentre era saldamente al comando

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Celestino è tornato, Celestino c’è. Non prometteva molto il week end di Barcellona. Dopo aver chiuso in quindicesima posizione le libere, obbligato a passare dalla Q1 per giocarsi la qualifica, il pilota del team Mooney VR46 da fuori sembrava in difficoltà venerdì sera. Sabato ha svoltato, prima in qualifica prendendosi una pole position su cui era davvero azzardato scommettere. Poi vincendo una gara che sembrava saldamente in mano a Joe Roberts. Celestino ha sfruttato l’occasione, pilota da gara che si esalta nei momenti cruciali. Quando l’americano è caduto si è liberato prima di Augusto Fernandez e poi di Canet, accendendo un gran bel duello nelle ultime

battute. Vietti ha attaccato alla fine del penultimo giro, Canet ha reagito subito, rimettendosi in testa, il piemontese ha sfruttato una sbavatura dello spagnolo a tre curve dal traguardo per infilarsi e chiudere la porta al pilota di Sito Pons. “Non posso crederci - ha detto Vietti -. Ho sofferto venerdì, ma ho lavorato bene per le qualifiche. Ho faticato in partenza per l’alta temperatura dell’asfalto, all’ultimo giro Canet era davvero forte. E’ una vittoria del team che mi ha aiutato”.

 

Era una gara essenziale dopo una serie di corse negative. Serviva un colpo di reni per raddrizzare la sua corsa verso il titolo. Con questa vittoria Vietti si consolida in testa alla classifica, con sedici punti di vantaggio su Ogura, settimo in gara, e ventiquattro su Canet. Dopo il successo del Mugello era atteso a una conferma Pedro Acosta ma lo spagnolo non ha saputo ripetersi. Il sesto posto a sei secondi dal vincitore non è male, ma da lui ci si aspetta sempre di più (cosa che per altro lo infastidisce non poco, a cominciare dai paragoni scomodi con i campioni della Motogp). Nemmeno Tony Arbolino torna casa contento. Non ha brillato in prova e nemmeno in gara, chiusa infine al decimo posto davanti al connazionale Dalla Porta. Ma la palma della delusione spetta a Joe Roberts, partito forte, scappato via fino ad accumulare oltre due secondi di vantaggio sugli inseguitori per poi buttare tutto nelle ghiaia di Montmelò. Fine analoga a quella di Lowes: ennesima caduta del britannico, a due giri dal termine.

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