Bocciata in toto la casa giapponese, protagonista fin qui di una stagione da dimenticare: male Pol Espargaró, Alex Marquez e Takaaki Nakagami. Marc Marquez, ai box dopo l'ennesima operazione all'omero del braccio destro, non è giudicabile. Dal suo ritorno dipende molto del futuro di Honda, chiamata a una reazione nella seconda metà di campionato. Le pagelle e i voti di Paolo Beltramo
Questo 2022 è sicuramente l’anno peggiore, il più disastroso da quando la Honda corre nel Motomondiale. In queste 11 gare nemmeno un successo, nessun secondo posto e soltanto un terzo con Pol Espargaro in Qatar, addirittura una volta nessuna delle 4 moto schierate in zona punti, cioè tra i primi 15, ultima tra le case nel mondiale costruttori, HRC nono Team su 12, davanti soltanto a LCR (Honda pure lui) e Withu Yamaha e Tech3 KTM, cioè squadre satellite
Una moto difficile, scorbutica, che nessuno riesce a guidare soprattutto ora che non c’è più Marc Marquez. Un fallimento terribile, inaspettato (almeno nelle dimensioni), imprevedibile, profondo. È un po’ come se Honda girasse a vuoto nel buio, senza dare l’impressione di avere una direzione. Probabilmente 3 piloti su 4 verranno cambiati (Pol, Alex Marquez e forse Nakagami), Marc Marquez è l’unico che resterà e si spera torni in perfetta forma dopo la quarta operazione al braccio e il lungo periodo di riabilitazione
Inoltre da tempo girano voci che sussurrano di una rottura a fine stagione del venticinquennale rapporto di sponsorizzazione/collaborazione tra Repsol e la casa più grande del mondo. Insomma ce n’è abbastanza per dare 2 a Honda in questa prima parte di stagione, sperando che le cose migliorino anche per lo spettacolo che ne risente. Ripeto una negatività che ha sorpreso e lasciato a bocca aperta, ma che verrà quasi certamente ribaltata per la prossima stagione. Honda ad essere umiliata non ci sta, di questo siamo sicuri
E veniamo ai piloti, coinvolti in questa stagione negativa dal punto di vista tecnico e incapaci di invertire l’andazzo. Marc Marquez ha finalmente ascoltato il suo corpo e deciso di rimediare una volta per tutte ad una situazione fisica insostenibile, quindi direi che è fuori luogo dargli un voto
Ci ha provato, come sempre, ma in quelle condizioni non poteva riuscire a compiere qualcuno dei suoi miracoli di guida. NG, insomma e in bocca la lupo per la sua guarigione, sperando che possa ritornare ad essere l’atleta, lo sportivo che era, prima ancora del pilota che pure ci manca moltissimo
Il suo compagno Polyccio merita un voto basso, anche se ha le giustificazioni del mezzo poco competitivo, perché è caduto molto e ha risentito della situazione confusa. 4, perché comunque ci ha provato
Nakagami e Alex 3, un disastro anche se con qualche guizzo del giapponese in prova al sentire che la sua situazione non è più così solida come sperava.
A Bradl diamo un altro Non Giudicabile perché è un collaudatore e non più un pilota competitivo, anzi. Ma perlomeno ha avuto il coraggio di dire chiaro dopo il Sachsenring che una moto così, che ti brucia il piede destro e il sedere, una casa come la Honda non può farla correre
Peccato, davvero mi spiace che la casa che ha stupito il mondo con le sue creazioni e i suoi campioni (125 5 cilindri, 250 6, NR 500 a pistoni ovali, NS 500 V3, NSR V4, RC211 V5…) sia caduta così in basso. Può soltanto risalire anche coi nuovi piloti che si aggiungeranno a Marc, cioè Mir, Rins e probabilmente Ai Ogura