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MotoGP, test Misano. Bagnaia: "Lavorato sulla seconda moto, ora posso usare entrambe"

ducati

Pecco, che lamentava problemi di feeling con la moto numero 2 nelle ultime gare, ha sfruttato la prima giornata di test per limare le differenze con la prima moto: "Stavo facendo fatica, ma adesso è tutto a posto: posso usare entrambe". Poi sul nuovo telaio: "L'ho provato ma non è definitivo: serve un'evoluzione per fare passi avanti nella velocità di percorrenza"

TEST MISANO, LA 2^ GIORNATA LIVE

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Manco a dirlo è stato il più veloce. Anche in una giornata in cui i tempi contavano meno del solito Pecco Bagnaia ha voluto comunque mettere la sua Ducati rossa davanti a tutti. Il piemontese ha realizzato il miglior tempo nella prima giornata di test sul circuito di Misano in 1:31.292. Ma, a prescindere dal risultato della classifica combinata, il ducatista è soddisfatto per aver risolto un problema che, in qualche modo, stava condizionando lui e i suoi meccanici nelle ultime gare: il feeling con la moto numero 2. In Austria e a Misano i meccanici avevano dovuto lavorare in fretta e furia per ripristinare la moto numero 1 danneggiata dalle cadute in FP4. Oggi Pecco può affrontare un eventuale incidente con la prima moto con più serenità. "Ultimamente faticavo a essere veloce con entrambe le moto. Con una mi trovavo meglio, oggi siamo riusciti a limare le differenze e a renderle uguali. D’ora in avanti riusciremo a utilizzare due moto durante il weekend". 

"Nuovo telaio? Serve un'evoluzione per aumentare velocità"

Oltre al lavoro sulla moto numero 2, Pecco ha anche provato un telaio diverso in vista del 2023. “Non è assolutamente la versione finale - ha precisato il piemontese -. Mercoledì 7 settembre proverò un’altra specifica ancora, perché con quella di oggi mi sono trovato bene ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Penso che le prove più importanti le abbiamo fatte sull’aerodinamica". Poi ancora sul telaio: "Il nostro focus è cercare di fare più velocità: siamo migliorati in termini di velocità di percorrenza, ma il nostro telaio è lo stesso dal 2020 e penso sia un po' al limite - ha aggiunto -. C’è bisogno di un’evoluzione e le idee che ha Ducati sono molto buone. Oggi è stato interessante vedere una differenza, mi sono trovato bene, ma c’è tanto lavoro che ci aspetta".

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