MotoGP, GP Aragon: le pagelle di Paolo Beltramo
di p. beltramo
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foto da Twitter @ducaticorse
Enea Bastianini vince ad Aragon la quarta gara dell'anno e si merita un bel 10. Stesso voto (ma con lode) alla Ducati, che festeggia già a settembre il titolo costruttori. Un dominio assoluto della casa di Borgo Panigale, certificato dal secondo posto di Bagnaia (9 e mezzo), sempre più vicino al sorpasso mondiale su Quartararo. Bene anche Aleix Espargaró e Brad Binder su KTM, senza voto per El Diablo, Marquez e Nakagami, coinvolti in due incidenti di gara al via
di Paolo Beltramo
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- Sì, secondo me oggi ad Aragon hanno vinto Enea Bastianini, Ducati (campione del mondo marche, 10 e lode, complimenti!!! anche qui 7 su 10 tra i primi) e lo sport. Già, perchè il fatto che Bastianini si sia dannato per vincere questa gara dopo la sconfitta di Misano contro Pecco Bagnaia (là -34 millesimi di distacco, qui +42 di vantaggio) che sarà il suo futuro compagno di squadra. e nonostante in gioco ci sia il titolo piloti, significa che Enea ha fatto semplicemente, divinamente, meravigliosamente il pilota
2/18
©Motorsport.com
- Senza calcoli, senza giochi di squadra, senza pensieri: 10. Duro forse, per qualcuno ingiusto perchè in gioco ci sono grandi interessi, c'è il lavoro di molte persone, ma a mio parere è giusto così perchè questo è uno sport singolo e i piloti partono sempre per fare il massimo possibile, figurarsi se possono vincere
4/18
- Pecco Bagnaia ha fatto un giro in prova da incorniciare, perfetto, straordinario, poi ha disputato una gara praticamente perfetta se non ci fosse stato Bastianini così ispirato e veloce. Ma ha recuperato altri 20 punti sullo sfortunato Quartararo ed ora, a 5 gare dalla fine del mondiale, lo distaccano soltanto 10 lunghezze ed erano 91 cinque gare fa. Il trend va nel senso giusto, senza interruzioni o tentennamenti. Stavolta ha interrotto un'abitudine curiosa: fino ad Aragon Pecco era salito sul podio 6 volte, tutte grazie a vittorie
5/18
- Stavolta c'è andato da secondo, un passo avanti considerando che gli zeri pesano moltissimo sulla classifica mondiale e quindi si deve sapersi "accontentare" senza prendere rischi per vincere a tutti i costi. Benissimo, quindi: un superPecco da 9 e mezzo. Al 10 mancano 43 millesimi di secondo, roba da piloti che noi “umani” non possiamo capire fino in fondo
6/18
- Bellissimo terzo posto per il pilota dell'Aprilia che ha recuperato 16 punti su Quartararo rientrando, anzi mantenendosi, pienamente in lotta per il titolo mondiale. Un altro podio (dopo 7 gare giù da quei tre gradini tanto ambiti) con mezzi tutti italiani che ci fa godere e che fa bene anche ad Aprilia nonostante Vinales non abbia disputato la gara che ci si aspettava, ritornando ad essere un po' alti e bassi
7/18
- In prova ViNales è caduto per la prima volta quest'anno e arrivano piste più adatte a lui il che significa che non ha mai voluto esagerare, ma per ora la vera differenza l'ha fatta soprattutto Aleix, 9. Aprilia (pure lei 9) fa benissimo a sperare, sognare e provarci. Magari un po' meno sotto i riflettori, ma con efficacia come ultimamente
8/18
- Per Fabio Quartararo (NG) questa è stata una gara davvero maledetta, coinvolto subito in un incidente per una imbarcata assolutamente involontaria di Marc Marquez nelle prime fasi concitate dopo il via (Marc era partito come un missile forse addirittura meglio di Ron Haslam, detto rocket Ron ai suoi tempi...) che ha tamponato senza alcuna possibilità di evitarlo. Ora per il Diablo della Yamaha il campionato si complica, ma la prossima pista di Motegi non dovrebbe essere penalizzante per lui come questa
9/18
- Anche se sarebbe stato interessantissimo vedere la sua gara considerando che aveva dimostrato un passo eccellente, addirittura da podio. Considerando quando Nakagami ha steso Bagnaia a Barcellona ora le sfortune sono pari tra i primi due del mondiale. Vinca il migliore. Tanto noi ci divertiremo comunque...
10/18
- Stavolta Marc Marquez dopo aver fatto felice tutto il mondo del motociclismo per il suo ritorno alle gare, ha involontariamente deciso una buona parte della gara e forse pure una fetta di mondiale. È partito benissimo, ha passato sei o sette piloti, poi la sua moto si è imbarcata e Quartararo lo ha tamponato finendo la sua gara
11/18
- Un pezzo della carena di Fabio è però finita tra la ruota e il forcellone del pilota Honda facendolo rallentare quando poco dopo ha innestato l'abbassatore per affrontare una curva il pezzo ha bloccato la ruota posteriore e Marc è stato costretto a controllare la moto spostandosi in rettilineo coinvolgendo Nakagami che è caduto rischiando moltissimo e venendo evitato per miracolo da molti piloti. Peccato per lui, per Espargaro, per Nakagami, per gli altri coinvolti. NG
12/18
- Brad Binder è l'unico dei 4 attuali piloti della KTM che ci sarà anche l'anno prossimo e la scelta sembra essere davvero azzeccata comparando le sue prestazioni con quelle degli altri 3. Bravo, veloce, combattivo e se la moto l'anno prossimo migliorerà a sufficienza lo vedremo spesso sul podio: 9. Meno bene Oliveira, ma dietro molti hanno sofferto dell'incidente e così diciamo che non si può davvero giudicare molto
13/18
- Primo, secondo, ma anche quinto, sesto, settimo, ottavo e decimo, cioè Miller, Martin, Marini, Zarco e Bezzecchi a suggellare il dominio della moto italiana in questo campionato, che ha già prodotto il titolo Mondiale Marche (10 e lode). Senza stare a giudicare ogni singola gara di piloti, per l'appunto, coinvolti nel disastro del primo giro. Bravissimi tutti, uno squadrone assoluto!
15/18
- Augusto Fernandez (8) finisce terzo e riesce a guadagnare altri 3 punti su Ai Ogura che ad inizio gara era lontanissimo mentre alla fine chiude quarto e contiene il distacco entro limiti quasi ininfluenti (sette punti), al momento, sulle sue possibilità di giocarsi il mondiale con lo spagnolo (7) e prima della gara giapponese di domenica prossima
16/18
- Considerando che quest'anno da rookie in Moto2 è stato molto duro per lui che si è anche fratturato un femore, bello vederlo vincere con quella sua faccetta da ragazzino serio (10). Non adeguata la gara di Vietti che chiude decimo a oltre 31” dal primo anche per una scelta non azzeccatissima di gomme. Però così il mondiale non si vince, purtroppo (5).
17/18
- Una gara stupefacente per Izan Guevara, soprattutto considerando che si tratta della Moto3: davanti dal primo all'ultimo giro con una contemporanea difficile giornata del suo avversario/compagno di squadra Garcia. Ora i suoi punti di vantaggio sono 33, un bel gruzzoletto in vista della quadrupla trasferta orientale oceanica. Ha corso da (futuro) campione, tenendo a bada un Sasaki in palla per tutti i giri. 10 a lui e alla KTM
18/18
- Dennis Foggia è purtroppo finito 14° a oltre 18 secondi dal vincitore con una Honda che non sembra avere i cavalli per stare con la KTM in tutte le varie versioni. Peccato, perchè adesso il distacco dal primo è di ben 58 punti mentre in palio ce ne sono 125 il che rende l'impresa probabilmente impossibile. Voto 4 soprattutto alla moto. Insomma sembra davvero che il pilota di Aspar Martinez sia degnamente sulla strada di vincere questo mondiale: che Guevara, insomma!