MotoGP, Malesia: Bagnaia o Quartararo? I trend dei loro finali di stagione a confronto

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

A Sepang il primo match point Mondiale per Bagnaia, leader della classifica con 11 punti di vantaggio su Quartararo a due gare dal termine. Il rendimento dei due piloti nel finale di stagione è a favore del ducatista, in crescendo anche nell'ultima parte del 2021. Domenica il Gran Premio della Malesia è in diretta alle 9 su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su NOW

GP MALESIA, LA GARA LIVE

All’ultimo miglio cambia tutto. Pressione e speranze, autocontrollo e certezze. Quando in palio c'è un titolo, ogni cosa s’amplifica, ogni timore diventa un incubo. Ogni fastidio, un problema. Ogni intoppo una tragedia. Questione di testa, di fiducia nei propri mezzi. Persino di suggestioni e scaramanzie (per chi ci crede). Tra Bagnaia e Quartararo, il primo è decisamente il più a fuoco in questo scorcio di stagione: 155 punti vinti contro i 47 di Fabio, svanito dopo l’ultima vittoria in Germania, a inizio giugno. Il finale non è il piatto migliore del francese. Nel 2021, l’anno del titolo, vinse una sola volta nella seconda parte del mondiale; Pecco quattro volte (ma i giochi ormai erano fatti). L’anno prima, tre vittorie fino a Barcellona, 19 punti appena da lì in poi. Quartararo parte forte, ma poi cala, come quest’anno: tre vittorie e due podi pesanti fino al Nurburgring, e poi nulla. O poco più. Sembra la cifra del suo rendimento. Salvo sorprese, colpi di coda sempre possibili; l’orgoglio può fare miracoli. Nessuno metterà in dubbio le qualità e il talento di Fabio, ma la costanza è ancora da costruire, da coltivare e far crescere. 

L'esplosione di Bagnaia

Pecco, all’opposto, è letteralmente esploso nel finale della passata stagione e quest’anno sembra poter tenere quel ritmo. Se il polso non trema, se il braccio resta saldo (e non diventa il braccino del tennista…), se i nervi non giocano scherzi. Un anno fa non c’era ancora in palio un titolo. Pecco viveva un momento diverso, aveva la testa sgombra, l’animo sereno galvanizzato dai successi. Adesso lui finge indifferenza e prova a scacciare i fantasmi; legge, guarda i film si rifugia nell’abbraccio della famiglia e della sua fidanzata venuti a sostenerlo fino in Malesia. Il tifo dall’Italia lo spinge, il peso del momento storico potrebbe frenarlo. L’Italia non vince in Motogp dal 2009 (l’ultimo titolo di Rossi), la Ducati sogna l’impresa del 2007, firmata Stoner. Restare impermeabili a queste pulsioni è difficile. Persino per un carattere strutturato come quello di Pecco. Che non è certo una macchina. Ma potrebbe stupirci, ancora una volta, come ha già fatto nella sua vita sportiva.