MotoGP, GP Malesia (Sepang): le pagelle di Paolo Beltramo
Massimo dei voti per Bagnaia, trionfatore in Malesia e a un passo dal titolo mondiale. Superlativi anche Bastianini e Quartararo, mentre l'Aprilia è ancora rimandata. In Moto2 Tony Arbolino merita un bel 10. Ecco le pagelle di Paolo Beltramo dopo Sepang
- Lo spagnolo della Ducati Pramac ancora una volta ha gettato la pole finendo per terra mentre era in testa. Insomma sul giro secco ci siamo assolutamente, in gara ancora non proprio. Fa parte del percorso di crescita di un pilota, più difficile sarebbe fargli imparare la velocità se non ne avesse, ma deve lavorare su questo aspetto di sé stesso se vuole davvero giocare per il titolo.
- Per ora non ci siamo: 4, maluccio, viste le aspettative sue e di tutti anche il suo compagno Zarco, che passa con disinvoltura da prestazioni da podio o quasi a gare opache come questa chiusa al nono posto a quasi 20” dal vincitore. 5
- Dopo Bagnaia e Bastianini, ecco Bezzecchi, autore di una bellissima rimonta che lo ha portato a sfiorare il sorpasso su Quartararo e il podio, cosa che avrebbe regalato con una gara di anticipo il titolo a Bagnaia. Peccato, ma va benissimo così, anche perchè a parte le prime due e la sua, di Ducati davvero convincenti questa volta non ce n'è stata la solita quantità. 8, quindi per un debuttante che sta imparando davvero bene.
- Peccato per Miller (voto 7), autore di una splendida rimonta dal 21° al 6° posto, e peccato soprattutto per Marini ritirato e Di Giannantonio. Ora all-in su Valencia.
- Il vincitore di Phillip Island, Alex Rins con la Suzuki buon quinto con grinta e voglia (6).
- Mentre il suo compagno Mir finisce a terra e finisce 19°. Si avvia a concludere in modo pessimo una stagione davvero brutta per un ex campione del mondo come lui (3). Ancora una gara, poi lo aspetta l'avventura in Honda e forse la sua attenzione è tutta concentrata già sul futuro.
- C'è ancora molto da fare. Marc Marquez soltanto settimo dimostra che neppure lui può sempre metterci una pezza. Così finisce comunque primo delle Honda, ma settimo a quasi 16 secondi da Pecco. 6, ma Honda quest'anno dimostra soprattutto che deve lavorare e molto. Come dimostrano Pol Espargaro 14 e Alex Marquez 17. Stagione davvero triste, 3.
- Voglia di casa. KTM ci aveva abituati ad andare bene lontano dall'Europa, ma dopo l'Australia anche qui non si sono viste grandi cose né da Binder (ottavo, 6) né da Oliveira (tredicesimo, 4). Capita quando anche inconsciamente l'attenzione è concentrata sul futuro con il sudafricano che resta per crescere insieme alla moto e per il portoghese che invece andrà in Aprilia.
- Aleix Espargaro e Aprilia, almeno per quest'anno devono mettere purtroppo la parola fine alle speranze di vincere il titolo della top class. Un sogno finito con gli errori tecnici in Giappone e Australia, ma anche con una flessione nel rendimento del binomio moto/pilota come dimostrano il decimo posto di Aleix e l'opaco sedicesimo di Viñales.
- Non ci siamo più, qualcosa si è rotto e va ricostruito col lavoro, l'esperienza, la calma e il lavoro. Peccato, 4 per oggi, bene invece per la stagione, ma le somme tiriamole alla fine visto che comunque Aleix si gioca il terzo posto nel mondiale con Bstianini.
- Due rischi da mani nei capelli (auguri a Stefano Nepa, ferito), poi la solita gara col coltello tra i denti dei pirati della Moto3 fino alla fine.
- E così il vincitore è stato il più "vecchio" -si fa per dire in una categoria che ha il limite massimo di 28 anni per poterci correre-, lo scozzese John McPhee davanti al compagno Sasaki per un trionfo del Team di Max Biaggi, uno che in Malesia vinceva sempre anche da pilota (soprattutto con la 250 a Shah Alam): 10.
- Il giapponese che era in testa nel mondiale si è steso all'ultimo giro per l'ingordigia che qualche volta tradisce i piloti. Era secondo dietro ad un Arbolino in stato di grazia e ha sbagliato mentre lo stava superando, un gesto che ora è facile condannare, ma che se fosse riuscito lo avrebbe portato nell'olimpo dei buonissimi.
- Peccato per Ogura (4), ma bene per il mondiale che ora vede Augusto Fernandez davanti per 9,5 punti con la concreta possibilità di vincere il titolo a Valencia all'ultima gara nonostante un difficile quarto posto (8).
- Ma l'eroe della giornata è Tony "lo squalo" Arbolino che ha vinto con determinazione e convinzione la sua terza gara in Moto2 (10) sta imparando come fare per cercare di vincere il titolo l'anno prossimo.