MotoGP, GP Valencia. Coraggio Bagnaia, la vera sfida è solo con te stesso

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Bagnaia è a un passo dal suo 1° titolo in MotoGP. I tifosi di tutto il mondo si chiedono: come affronterà la gara decisiva? Pecco è dotato di una calma olimpica, ma è prevedibile un filo di ansia mista a eccitazione davanti a questo storico traguardo. Baderà al risultato o punterà alla vittoria per festeggiare il Mondiale sul podio? Il pilota Ducati ha imparato a gestire le emozioni senza strategie. Dominare l’emotività in gara è il nirvana del campione. E lui sembra averlo trovato

VALENCIA, LA GARA DECISIVA LIVE

Tra i pensieri che gli frullano in testa, un filo di comprensibile ansia mista a eccitazione, gli amici che sussurrano i loro consigli, la responsabilità di un titolo che tocca la Ducati, quanto l’Italia della moto tutta, chiudersi in sé stesso sarebbe la soluzione più semplice. Forse. Trovare l’equilibrio per vivere un momento storico della sua vita, è in realtà la ricetta che nessuno gli può vendere. Pre-confezionata e pronta all’uso. Quindi siamo tutti qui a chiederci come affronterà Pecco Bagnaia la gara più importante. Una passeggiata, secondo quelli che guardano le gare in tv e pensano solo a quei due punticini che servono a chiudere il discorso. Un terremoto di emozioni per lui. Forse. Perché Pecco di solito sfoggia una calma olimpica, salvo arrabbiarsi a morte con sé stesso quando sbaglia.

Indecifrabile e imperscrutabile

Il primo nemico di Pecco, in realtà, non è Fabio Quartararo, ma è il suo stato d’animo. Indecifrabile da fuori. Imperscrutabile come quel sorriso che lui distende su tutto. Le domande si inseguono: come affronterà la corsa? Marcherà il francese? Darà tutto per dimostrare che un campione non si tira mai indietro? Baderà al risultato o punterà alla vittoria, per festeggiare il titolo sul podio? Con l’abbraccio dei tifosi, gli applausi dei meccanici, le lacrime di felicità di sorella e fidanzata (quelle in realtà non gliele risparmierebbero in ogni caso, comunque vada a finire). Una cosa è certa: il ragazzo di Chivasso ha imparato a gestire le emozioni da un pezzo e l’ha dimostrato ancora di più in questo finale di stagione. Altrimenti non avrebbe colmato l’abisso che a metà campionato lo separava da Quartararo.

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La capacità di dominare l’emotività

Qualcuno descrive Pecco come un ragazzo compassato e poco emotivo. Sono i giudizi di chi ha nostalgia dei fenomeni che regalavano scontri, anche verbali, infuocati. Ma davvero si può fargliene un torto, ammesso che lui sia realmente così? Dominare l’emotività in gara è il nirvana del campione. E lui sembra averlo trovato. Che cosa fa dopo, davanti a una telecamera, alla fine importa solo agli altri, a quelli che guardano e commentano. Pecco saprà gestire anche questo momento, senza troppe strategie studiate a tavolino. Saprà interpretare questo weekend giorno per giorno, e poi leggere la gara, giro per giro, la sua e quella degli avversari, a cominciare da Quartararo. E poi sarà quel che sarà.