Pecco Bagnaia, fresco campione del mondo di MotoGP a Valencia, è stato ospite di Paddock Live Show: "E' stata la gara più difficile della carriera, dopo che ho perso l'aletta contavo i giri che mancavano alla fine. Siamo orgogliosi di questo titolo e di aver lottato con un grande avversario come Quartararo. Non so se siamo nella storia, ma abbiamo fatto qualcosa di veramente grande"
Dopo la festa in pista e sul podio di Valencia, Pecco Bagnaia ha raggiunto lo studio di Sky Sport per concedersi una lunga chiacchierata, la prima da campione del mondo.
Pecco sei campione del mondo: cosa provi in questo momento?
"Stanotte dormirò con il casco. E' incredibile, è stata una gara difficile della carriera, la più dura. Un'emozione intensa. Ho iniziato a contare i giri dopo che ho perso l'aletta, gestendo il possibile. Facevo fatica nelle curve a destra, non sono stato bravo ma va bene lo stesso. Siamo orgogliosi, ci siamo permessi di avere un po' di margine".
Oggi sei stato davvero il più bravo del mondo per come hai gestito la situazione. E' stato devastante questo weekend dal punto di vista nervoso?
"Sì, ma il warm up mi ha aiutato molto a togliermi un gran peso. Ero preoccupato perchè non avevo feeling, neanche pensavo al Mondiale e avevo paura di finire 15°. La strategia di gara è stata giusta, ho pizzicato Fabio e gli ho fatto perdere un po' di terreno, anche a costo di perdere un po' di terreno".
Avete avuto anche uno scontro diretto con Quartararo
"Non li ho contati, ma sono stati parecchi. Ci siamo toccati ed è volata via l'aletta. E' stato bello"
Ti ha tranquillizzato vedere Quartararo dietro in gara?
"Sì, avevamo margine. Siamo riusciti a limitare i rischi, abbiamo limitato i pericoli e alzando i ritmi".
Cosa diresti al Pecco che ieri girava da solo con il monopattino?
"Di stare tranquillo, che ce la potevo fare. In Clinica ho pensato ad altro, c'era anche Quartararo e abbiamo messo video divertenti e abbiamo riso. Dopo cena è stato più difficile, c'erano tanti pensieri".
C'è tanta stima con Quartararo, che conosci da quando siete bambini
"La gente parla tanto, ma la cosa importante è essere se stessi, non essere mai fuori dai limiti. Abbiamo sempre dimostrato di avere rispetto reciproco, non è facile quando lotti per il titolo. Sono orgoglioso di averlo avuto come rivale"
Ti senti una pagina della storia
"Adesso no, ma abbiamo compiuto sicuramente qualcosa di veramente grande. Ne siamo consapevoli e orogliosi. Nei prossimi giorni ci penserò più serenamente".