Bagnaia e l'intesa con Ducati: cosa si può ancora migliorare in vista del Mondiale

MotoGp

Paolo Lorenzi

Negli ultimi test di Portimao la Ducati ha piazzato sette moto nelle prime otto posizioni, con Bagnaia che ha firmato anche il nuovo record della pista. Basterebbe questo per capire il potenziale del duo composto da Pecco e la Desmosedici. C’è ancora margine di miglioramento in una coppia che sembra già perfetta? Sicuramente sarà necessario limitare gli errori, tranquillizzare e motivare la squadra, saper interpretare da subito l’incognita della Sprint Race

IL CALENDARIO DELLA MOTOGP 2023

Bagnaia arriva alla stagione 2023 dopo sette vittorie nel 2022, un Mondiale in crescendo, la conquista del titolo, il record nei test di Portimao, una solidità e una consapevolezza acquisite che a 26 anni sono la conferma di una maturità sportiva che lo proietta di slancio verso il prossimo impegno iridato. Dall’altra parte una casa, la Ducati, reduce dalla sua migliore stagione di sempre: titolo piloti e costruttori, la vittoria della classifica a squadre, 12 successi, 32 podi, 16 pole position e 42 piazzamenti in prima fila (con sei piloti su otto). Pecco e la Desmosedici insieme costituiscono una coppia temibile e fortissima.

L'incognita della Sprint Race

Viene da chiedersi, però, se entrambi abbiano raggiunto il massimo livello possibile e se c’è ancora margine di miglioramento. Potranno fare di più nel 2023? A Bologna lavorano sodo, questo è sicuro, come è certo che Pecco sia consapevole della forza degli avversari e che dormire sugli allori sarebbe una leggerezza imperdonabile. Ma ogni campionato fa storia a sé, a maggior ragione il prossimo con 21 appuntamenti in calendario e 42 gare da affrontare (la Sprint Race raddoppia gli impegni e aumenta le incognite). Negli ultimi test a Portimao la Desmosedici ha ribadito la sua forza, a dispetto di Honda e Yamaha che hanno parecchia strada davanti per ricucire il distacco. Va meglio l’Aprilia, mentre la KTM è un cantiere aperto, ma con una forza tecnica alle spalle che può velocizzare il recupero. Anche se la bilancia sembra pendere a favore di Bagnaia e Ducati, il pronostico non è scontato.

Una buona base di partenza

La strategia della casa di Borgo Panigale per il 2023 non può ricalcare quella del 2022, dove peraltro l’inizio è stato tutt’altro che esaltante. Una buona base di partenza è ciò che serve a entrambi per affrontare un impegno più intenso (due gare ogni tre weekend), limitare gli errori, tranquillizzare e motivare la squadra. Tanti dubbi e il peso di un titolo da difendere, ma con alcune importanti certezze che sono il carburante necessario: per cominciare la velocità di una moto che ha dimostrato competitività quasi in tutti i i circuiti, un team affinato che vanta tecnici di assoluto livello, capitanati dall’ingegner Dall’Igna, un bagaglio d’esperienza al top che rappresenta un valore aggiunto e un pilota che ha poco da dimostrare. E quel poco potrebbe rivelarsi la consacrazione definitiva, di un ragazzo di cui ormai conosciamo le qualità, la serietà, il carattere,  la professionalità e l’impegno che mette in ogni gara.

Il Mondiale 2023 su Sky, si parte il 24 marzo

La MotoGP 2023 sarà una stagione piena di novità, grazie all'introduzione della Sprint Race, due nuovi Gran Premi e la presenza di un campione del mondo italiano come Bagnaia su Ducati. Proprio per questo la squadra di Sky ha preparato una copertura speciale, una nuova sigla firmata Jovanotti e rubriche inedite per portarvi dentro al paddock, tra cui "Parto in Quarta" che vedrà protagonista Fabio Quartararo. Il primo Gran Premio dell'anno è in programma a Portimao dal 24 al 26 marzo, sarà trasmesso tutto in diretta su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW.