I test di Portimao erano l'ultima occasione per provare le novità tecniche in vista dell'inizio del Mondiale (prima gara in programma il 26 marzo, proprio in Portogallo). Proviamo a fare un bilancio per vedere chi è soddisfatto dal lavoro svolto in questa fase pre-stagionale e chi invece dovrà ancora sviluppare la moto per farsi trovare pronto al via. Il Motomondiale 2023 sarà tutto in diretta su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
a cura di Sandro Donato Grosso
- Chi ha convinto a pieno dopo due giorni di test è stata la Ducati: grandissimo lavoro dal punto di vista tecnico, oltre al record realizzato da Bagnaia, che ha subito trovato il limite e ha provato la sprint race, andando addirittura troppo veloce bruciando un po' la gomma posteriore
- Ducati molto soddisfatta anche dal lavoro svolto sulle carene. Bagnaia e Bastianini hanno scelto quella un po' più slim, la cosiddetta 26/a. Mentre quella più "panciuta" a effetto suolo denominata 26/b sarà usata da Zarco e Martin. Il pilota francese è andato molto bene nei test, chiudendo in seconda posizione a tre decimi dal record i Bagnaia
- La Ducati ha piazzato sette moto nelle prime otto posizioni al termine dei due giorni di test a Portimao
- Hanno convinto anche i due piloti del team Mooney VR46, ovvero Marco Bezzecchi e Luca Marini. Quest’ultimo può anche lottare per il podio nella prima gara in programma proprio a Portimao. Marini ha chiuso i test al 4° posto, proprio davanti a Bezzecchi
- L'ex pilota della Honda è tornato a sorridere grazie al team Gresini, lo spagnolo trova giorno dopo giorno sempre maggiore confidenza con la Ducati, che ha destinato il pacchetto completo a tutti i suoi piloti. Ha chiuso i test al 7° posto
- Grande lavoro sull'aerodinamica: l'Aprilia ha fatto vedere grandi novità, con le "fork wings" all'anteriore collegate direttamente alla forcella, oltre a due alette collegate direttamente al forcellone. Entrambe le soluzioni verranno omologate
- Quartararo ha chiuso al 3° posto, ha fatto vedere buone cose nella sprint race, ma rimangono ancora alcuni dubbi sulla potenza del motore e sulla ciclistica: la gomma, soprattutto la soft nuova, non riesce a generare il corretto grip. Questo sarà un tema con l’introduzione della sprint race, dato che sarà necessario andare subito veloce
- Per quanto riguarda lo sviluppo aerodinamico, la Yamaha si è presentata a Portimao con un’ala posteriore abbastanza elementare, oltre a due ali anteriori che ricordano un po' quanto fatto dalla Ducati due anni fa. Bisogna rimboccarsi le maniche, ma Quartararo e Gubellini hanno dimostrato di avere il potenziale per poter essere competitivi
- Lo stesso Quartararo ha dichiarato di non essere rimasto particolarmente colpito dalla nuova ala posteriore Yamaha in stile F1: "L'ho provata, non è negativa ma neanche positiva, non penso che la useremo"
- Morbidelli poteva fare di più, ha chiuso 19°. Il pilota della Yamaha ha tutto il potenziale e le qualità per poter stare lì davanti, eppure si ritrova con gli stessi problemi del 2022
- In casa Honda problemi sulla ciclistica, non a caso Marc Marquez ha provato diversi telai. Lo spagnolo è migliorato rispetto ai test in Malesia, ma non è ancora completamente a suo agio sulla nuova moto
- Il motore è ancora troppo dolce, soprattutto in uscita dalle curve lente, come ha sottolineato Alex Rins, nuovo pilota del team satellite LCR Honda, appena arrivato dalla Suzuki
- C’erano grandi aspettative sulla KTM, soprattutto con l’arrivo di Jack Miller dalla Ducati, eppure l’australiano è rimasto sempre in fondo alla lista dei tempi (17°). In due giorni di test a Portimao, non c’è stato un indizio che ha fatto pensare a un miglioramento per la casa austriaca, nonostante il grande potenziale. Se KTM non vuole rimanere dietro, deve darsi da fare
- Le due giornate di test a Portimao erano l'ultima occasione per provare le novità in vista della nuova stagione. Il Motomondiale 2023 sarà tutto in diretta su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW: si parte il 26 marzo con il GP del Portogallo, proprio a Portimao