MotoGP, effetto nuovo format: Libere del venerdì come le qualifiche

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Prima a Portimao e ora a Termas de Rio Hondo è parso evidente il cambio di passo al venerdì dettato dal nuovo format: già dal primo giorno in pista i piloti sono chiamati a fare il time attack per non rischiare di essere esclusi dalla top 10 che consente di accedere direttamente al Q2. Così le prove libere sono diventate una sorta di prequalifica e a vincere è sicuramente lo spettacolo...

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Tutti a caccia del tempo, in un clima da qualifica, sotto un cielo minaccioso. Il venerdì di Termas de Rio Hondo non è stato il solito venerdì di un gran premio tradizionale, un po’ noiosetto e scontato nelle sue dinamiche. E’ stato l’anticamera delle qualifiche, anzi, a ripensarci, quasi un prequalifica. Rotti gli indugi, l’assillo del crono, la paura di restare fuori dai primi dieci, ha preso il sopravvento e ha dettato i tempi della prima giornata di libere. In molti hanno cominciato a montare le gomme morbide, per abbassare i cronologici, già dal mattino. E al pomeriggio il time attack si è scatenato dopo neanche mezz'ora. Chi ha lavorato per la gara (Bagnaia?) sembrava perduto, sul confine delicato di quella top ten che determina l’accesso alla fase decisiva delle qualifica, la cosiddetta Q2. E così la prima giornata è diventata intensa come il sabato pomeriggio. Altro che noia.

Cambia la strategia del weekend

Si era intuito a Portimao questo cambio di passo nella strategia del weekend, e l’Argentina l’ha confermato. Ma in Algarve l’attenzione era concentrata sul debutto della gara sprint, qui il riflesso del nuovo format ha mostrato un aspetto non ancora evidenziato. Tutto è diventato più intenso, più concentrato. Lo spettacolo ne guadagnerà senz’altro, a scapito dell’umore dei piloti e della loro serenità, almeno di quelli che si trovano a inseguire già dal primo turno. Il nervosismo mostrato da Quartararo alla fine della prima giornata di Libere potrebbe esserne l’esempio. Ma d’altronde è tutto in divenire, la nuova formula ha imposto un’accelerazione, pari ai timori di una fase ancora da comprendere e assimilare. Con il tempo piloti e squadre prenderanno le misure del cambiamento. Ne coglieranno i risvolti, le difficoltà e le opportunità, impareranno a governarlo. Ma intanto lo spettacolo s’è infiammato subito. Ed era solo venerdì. In attesa di un sabato adrenalinico, tra qualifiche e gara corta. Corta ma combattuta fin dal via, come gli ultimi giri di un gran premio.