MotoGP, GP Austin. Bezzecchi: "Quando abbasso la visiera sono tutti uguali"

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Paolo Lorenzi

Il leader del Mondiale, che arriva dal primo successo in carriera in Argentina, ha parlato nella conferenza di Austin: "Io onestamente preferisco avere dei rivali che non sono miei amici, ma con Bagnaia, Morbidelli e Marini fin qui è stato diverso: ci alleniamo insieme da tanti anni, conosciamo i nostri punti di forza e i punti deboli, ma quando tiriamo giù la visiera per me sono tutti gli stessi"

MOTOGP, LA GARA DI AUSTIN LIVE

Presentarsi ad Austin da leader del Mondiale provoca una strana sensazione. Una leggera vertigine, che Marco Bezzecchi cerca di allontanare in fretta. "Meglio stare con i piedi per terra. Sono sempre me stesso, come prima", confida nella conferenza stampa del giovedì. Questa volta è lui al centro dell’attenzione, il primo a cui vengono rivolte le domande. Marco non tradisce nessuna emozione: quando gli chiedono che effetto fa, riconosce che è ancora presto per guardare lontano. "Siamo solo alla terza gara, non si può certo pensare alla classifica" aggiunge, salvo confidare che lui, la gara argentina, l’ha vista non meno di 20 volte. "Ogni volta che tornavo a casa accendevo il televisore per riguardarmela. Mi godo il momento, sono felice, ma concentrato".

Due amici, uno accanto all'altro

In conferenza accanto a Bezzecchi siede Bagnaia, l’amico rivale a cui ha soffiato il primato. "Meglio giocarcela con avversari diversi dagli amici. Ma con Luca Marini e Pecco è diverso, ci alleniamo insieme da tanti anni, non so come spiegarlo. Ma quando tiro giù la visiera sono tutti uguali, anche se ci conosciamo molto bene". La rivalità interna ha i suoi svantaggi: "Sappiamo i punti deboli e di forza di ciascuno". Considerando le assenze di Marquez e Bastianini, in effetti potrebbe riproporsi un derby casalingo, ma il Bez non sottovaluta gli altri avversari. "Ci sono tanti piloti in grado di vincere, il livello è incredibile. Anche senza Marc ed Enea che hanno già vinto qua in Texas - Marc tante volte - sarà molto dura lo stesso". Promuove la gara Sprint: "Sembra un ring di pugilato ma è divertente, mi diverte, anche se è molto frenetica. In un weekend già molto impegnativo bisogna imparare a gestirla". Gli chiedono se adesso avrà un atteggiamento diverso, più riflessivo, per difendere il primato e puntare al titolo: "Io uso sempre il cervello, ma se c’è un momento della stagione in cui è possibile prendersi qualche rischio, è proprio questo, all’inizio del campionato". Per ora, però, "L’obiettivo è fare meglio dello scorso anno". A cominciare da Austin. Poi si vedrà.