Marquez e l'eterno dilemma della MotoGP: incide più la moto o il pilota?

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Secondo lo spagnolo oggi il pilota ha un peso minore rispetto al passato, per via dello sviluppo sempre più importante in MotoGP. Uno spunto di riflessione, anche in vista del cambiamento del regolamento tecnico previsto per il 2027

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Facile criticare quando nulla gira per il verso giusto. L’avranno pensato tutti quelli che hanno letto le parole d Marc Marquez nel weekend dell’Austria. Una critica alla situazione tecnica della MotoGP dove, a sentire lui, il pilota incide meno di un tempo. Cosa penserebbe Marquez se guidasse una Ducati, indubbiamente la moto migliore del lotto? Direbbe le stesse cose? Forse no, ma ciò non toglie peso alle riflessioni di un pilota che ha conquistato sei titoli in top class. Vincendo oltretutto con una moto che solo lui riusciva a guidare.

Il pensiero comune di Marquez e Stoner

Oggi Marc Marquez arranca, tra difficoltà tecniche e fisiche, ma il suo punto di vista non può essere liquidato solo perché vive un momento di autentica frustrazione. Quando spiega che l’aerodinamica influisce sulle dinamica delle moto in lotta tra loro - e che ha aumentato l’importanza delle stesse rispetto al pilota -, quando sottolinea che oggi tutti staccano fortissimi e diventa difficile inventarsi qualcosa di diverso, che abbassatori e altri congegni complicano la guida, forse vale la pena di soffermarsi un attimo a riflettere. Marquez lo dice oggi, ma lo spiegava anche in tempi non sospetti: "Lo dicevo già tre anni fa, c’è chi sostiene l’evoluzione aerodinamica e chi è contrario, ma in genere l’argomento passa sotto silenzio. E ribadirlo adesso, ovviamente apre il fianco alle critiche. Pensano che sia un modo per giustificarmi".  Sulla stessa lunghezza d’onda si era espresso di recente anche Casey Stoner, ma i campioni di ogni epoca hanno sempre esaltato il propio momento d’oro e giudicato con sospetto quanto fatto dopo. Ma il giudizio dell’australiano si può sovrapporre, parola per parola, a quello di Marquez.

Il regolamento tecnico cambierà nel 2027

Un bel tema da sviscerare, in vista di un regolamento tecnico che cambierà nel 2027, cercando di mantenere qualcosa di oggi, di salvaguardare la libertà di sviluppo, ma facendo probabilmente qualche passo indietro. Se ne parla nelle segrete stanze dei vertici della MotoGP. Ciascuno porta acqua al proprio mulino, ma ascoltare anche il parere dei piloti non sembra un’idea peregrina.  Marquez è preoccupato della piega che potrebbe prendere la MotoGP in futuro: "Ho paura che diventi come la Formula 1, che guarda caso sta cercando di andare nella direzione opposta", vale a dire, verso i piloti, a tutto vantaggio dello spettacolo che solo loro possono assicurare. Che ne pensano i suoi avversari?