Problemi sui visti di ingresso in India hanno creato dei ritardi a team, piloti e professionisti attorno alla MotoGP. Ma sembra tutto in via di risoluzione e c'è ottimismo che il programma del weekend (compreso il venerdì) verrà svolto regolarmente. Tardozzi sulla nuova pista: "Layout meraviglioso"
La trasferta in India, dove la MotoGP correrà il prossimo weekend, sta vivendo diverse complicazioni. Gli enti indiani preposti a occuparsi dei visti di lavoro si sono letteralmente ingolfati in questi ultimi giorni. Il risultato è che ancora ci sono stati alcuni team e alcuni professionsti che sono stati respinti all’imbarco dei rispettivi voli perché privi del regolare visto di ingresso. C’è chi, una volta ottenuto finalmente il visto, ha dovuto ripiegare su altri voli raggiungendo l’India in ritardo. Dorna e Irta (l’associazione dei Team) hanno allestito una sorta di task force d’emergenza in supporto all’ente indiano per accelerare le procedure di rilascio e per evitare che uomini e squadre non ancora in possesso di visto, ma con il volo imminente, non si trovino nella sgradevole situazione di dove rimandare la partenza o nella peggiore delle ipotesi di dover rimanere a casa.
Tardozzi: "Il layout della pista è meraviglioso"
La MotoGP aveva già fronteggiato la burocrazia indiana nei mesi scorsi per la complicata trafila attraverso la quale i piloti hanno corrisposto al fisco indiano una tassa corrispondente ad una frazione del proprio stipendio. La pratica è in voga anche in altri paesi del mondo dove il regime fiscale lo prevede, ma con meno complicazioni. Il circuito di Buddh, nella regione dell’Uttar Pradesh, vicino a New Delhi, è ancora in attesa di omologazione da parte della FIM che dovrebbe avvenire nella giornata di giovedì. Una implicita conferma dalle parole a Sky Sport di Davide Tardozzi (Ducati), dopo un giro a piedi del tracciato: "Il layout della pista è meraviglioso. Mi pare tutto a posto, anche l’asfalto che è pulito e integro. Alle ultime due curve è stato fatto un ottimo lavoro per la sicurezza (da Capirossi, ndr) che ha fatto modificare un po’ le curve per avere punti di corda compatibili con la sicurezza". L’ultima visita di un evento mondiale al circuito indiano risale al 2013 quando corse la F1 a conclusione di un triennio di Gran Premi.