MotoGP, GP India. Marco Bezzecchi: "Ho ancora dolore alla mano sinistra"

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Paolo Lorenzi

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Bezzecchi non si è ancora ripreso al 100% dal problema alla mano sinistra che ha condizionato il suo GP di San Marino, eppure Marco è ottimista per il GP India: "Ho fatto piccoli miglioramenti, ma purtroppo sento ancora dolore alla mano, l’ematoma si sta riassorbendo molto lentamente e questo genera dolore. A Misano ho dato del mio meglio e sono felice del risultato ottenuto, ma forse questa pista richiede meno impegno fisico"

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I riccioli ribelli che spuntano da sotto il berrettino dello sponsor, faccia rilassata nonostante la fasciatura alla mano sinistra. Marco Bezzecchi arriva in India non del tutto guarito dall’incidente di Barcellona che l’ha penalizzato la settimana dopo a Misano (dove comunque è riuscito a salire sul podio): "Ho fatto piccoli miglioramenti, ma purtroppo sento ancora dolore alla mano sinistra, ho un ematoma dentro le ossa, mi dà molto fastidio", ha dichiarato al microfono di Sky Sport. Eppure Marco, nonostante il dolore, è sereno. Le settimane intercorse tra l’incidente e la trasferta indiana, non sono bastate a rimetterlo del tutto in sesto. Il dolore, quanto meno il fastidio, si fa ancora sentire. “La settimana successiva alla gara di Misano è stata dura, nel weekend di gara ho sollecitato molto la mano, l’ematoma si sta riassorbendo molto lentamente e questo genera dolore”. Se il fattore casa gli dato una forte motivazione per affrontare le difficoltà del momento a Misano, questo impegno extra continentale, su una pista sconosciuta, è ancora da valutare sul piano della sofferenza. Ma alla fine potrebbe risultare persino memo impegnativo. "A Misano ho dato del mio meglio e sono felice del risultato ottenuto, ma forse questa pista richiede meno impegno fisico". Per fortuna il nuovo tracciato sembra incontrare i suoi gusti, almeno a prima vista. "Mi è piaciuto molto, la pit-lane è molto bella, il paddock ben organizzato, la pista è un mix di curve che apprezzo, con un rettilineo lungo, molto bello anche da vedere e la curva parabolica è incredibile. Non vedo l’ora di provare la moto". Una curiosità: come Martin e Bagnaia, anche Bezzecchi ha corso in Mahindra ai tempi della Moto3. E come i suoi avversari ritiene quell’esperienza formativa: "E stata un’ottima scuola, mi ha aiutato a diventare più preciso e più costante".