MotoGP in India: pista difficile, ma il talento dei piloti fa la differenza

GP INDIA
Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

©Getty

I piloti, ancora una volta, hanno dimostrato di poter fare la differenza grazie al loro talento anche in una pista come quella indiana, che ospita per la prima volta nella sua storia il Motomondiale. Sabato si riparte: prove libere 3 alle 7.10, qualifiche della top class alle 7.45 e Sprint Race alle 12, tutto in diretta su Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW

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Poteva sembrare non facile adattarsi al nuovo tracciato indiano della MotoGP ma i piloti, ancora una volta, hanno dimostrato di poter fare la differenza grazie al loro talento. A Buddh alla curva uno, che prevede una decisa piega a destra dopo il rettilineo di partenza, sono andati lunghi praticamente tutti dopo aver cercato di controllare le moto sui piccoli avvallamenti. In quel punto della pista dove si stacca a 200 metri è vietato anche andare sul cordolo, troppo sporco, e finire nella ghiaia dove risiedono i commissari indiani che hanno poche idee ma confuse nonostante la macchina organizzativa stia iniziando a girare seppur con qualche difficoltà.

Il bilancio del venerdì di libere

Strepitoso Marini che ha ottenuto il miglior tempo su una pista difficile e da interpretare nonostante una scivolata a metà sessione. Luca precede Jorge Martin a solo 8 millesimi che ha un buon feeling anche con la gomma hard al posteriore. Terzo Aleix Espargaró con l'Aprilia anche lui vicinissimo a solo 51 millesimi. Una bandiera gialla nel finale ha forse falsato il risultato di Marc Marquez e Marco Bezzecchi che sono comunque quarto e quinto. Vanno direttamente in Q2 anche Vinales, Bagnaia, Quartararo (che ha avuto un doppio problema al cambio nella prima sessione) Zarco ed anche Mir che si è messo in luce cosi come Di Giannantonio undicesimo ma comunque molto veloce.