MotoGP, Bezzecchi: "Bagnaia favorito per il titolo, sa come si diventa campione"
TALENT TIMEIntervista speciale per Talent Time di Sandro Donato Grosso a Marco Bezzecchi, in elicottero, sorvolando la pista di Phillip Island. Il pilota del team Mooney ha commentato anche la scelta di rinunciare alla moto factory della Ducati: "Avrei dovuto cambiare tutto, ripartendo da zero - ammette il romagnolo - e ho preferito rimanere con i miei ragazzi. Per me i valori umani sono molto importanti"
Caro Bez, prima volta in elicottero, vero?
"Verissimo, infatti sono un po' nervoso...".
E allora decolliamo... con le domande: vieni volentieri in Australia?
"Assolutamente sì, è una delle mie gare preferite".
Cosa c'è di così speciale?
"È bello perché si sta nelle case, vivi per una settimana insieme al team. E poi mi piace perché possono andare a fare surf: purtroppo ques'anno ho dovuto rinunciare per il problema alla cavicola,
Non hai mai vinto a Phillip Island, eppure hai dei bei ricordi.
"Bellissimi. Soprattutto l'anno scorso: sono arrivato quarto e ho vinto il titolo di rookie of the year in MotoGP".
Qui hanno vinto i più grandi, come Valentino Rossi, recordman del tracciato con 8 successi. Ti ha mai raccontato di una sua vittoria in Australia?
"Vale ci ha raccontato di tanti successi, ha tanti bei ricordi qui".
Sarebbe bello salire sul podio quest'anno.
"Mi piacerebbe tantissimo, qui c'è un trofeo particolare che non ho ancora...".
Sei terzo in classifica, Bagnaia e Martin sono ancora un po' più veloci.
"C'è stata una parte di campionato in cui mi sono avvicinato, poi mi hanno di nuovo distanziato. Ma penso di poter migliorare ancora e di stare meglio con la spalla".
In Indonesia, ad appena una settimana dall’operazione alla clavicola destra, hai fatto una vera impresa conquistato il 5° posto.
"Non è stato facile, ma ci tenevo tanto".
Più bello il sorpasso su Binder a Mandalika o il podio nella Sprint?
"Il podio è stato veramente inaspettato, arrivato per giunta con un sorpasso all'ultimo giro: dico il podio".
Chi vedi favorito tra Bagnaia e Martin?
"Direi Pecco: è già campione, sa come deve comportarsi in queste situazioni".
(ora Sandro Donato Grosso e Bez sorvolano la pista, ndr).
Qual è il punto che ti piace di più in questo tracciato?
"La prima curva, tantissimo. Si arriva ai 350... Però mi piacciono anche la 7, 8 e soprattutto la 9, con uno scollinamento da paura".
Il punto più delicato, quello dov'è possibile rosicchiare qualche millesimo?
"Direi le due staccate, la 4 e la 10".
Non dimenticare di fare il video dall'elicottero per il tuo capotecnico, Matteo Flamigni. Gli devi tanto...
"Certamente. Matteo è una persona speciale, sia come capotecnico che come uomo. Sono molto fortunato".
Si è parlato tantissimo di te, ma alla fine hai scelto di rimanere con Mooney.
"Sono molto legato al mio team. Avevo la possibilità di avere una moto factory, ma avrei dovuto cambiare tutto, ripartendo da zero, e ho preferito rimanere con i miei ragazzi. Per me i valori umani sono molto importanti".
Ci hai ripensato, è stata la decisione corretta?
"Sì, ci ho pensato tanto prima di prenderla e ritengo sia stata la scelta più giusta".
È andata bene al tuo amico Morbidelli (ingaggiato dalla Ducati Pramac per il 2024, ndr).
"Giusto così, anche Franco si merita una moto competitiva. Ne abbiamo parlato, l'ho sentito molto carico".
L'anno prossimo sarà bellissimo: tanti campioni sulle Ducati.
"Certamente, ma è già bello. Il 2024 forse ancora di più".
Ma voi del 'ranch' di Valentino avete una chat?
"Certo, più di una".
Chi è stato il primo a scrivere che Marquez stava arrivando alla Ducati?
"Forse Migno, che ora fa il giornalista (ride, ndr) e ci ha tenuto aggiornati sul mercato".
Altri commenti?
"A me cambia poco. Per me è sempre un rivale, come tutti gli altri".
Però vi aspettate che andrà forte.
"È sempre stato forte, non penso che diventerà 'scarso' con il cambio di moto".
Da qui alla fine della stagione, cosa farà la differenza?
"Sicuramente la costanza, perché adesso ci sono due gare per weekend. E, naturalmente, la velocità: a Pecco e Jorge non manca, io li inseguo...".
Guido Meda e Mauro Sanchini dicono che tu sia un pilota 'anni '80', nella tua bellezza, nel modo in cui interpreti il weekend. Ti piace questa definizione un po' romantica?
"Sì, mi fa piacere. Io cerco di essere me stesso, mi viene tutto abbastanza naturale. Perché non essere contenti di come si è...".
Sei un ragazzo semplice, alla mano e piaci molto agli appassionati di motociclismo.
"È una cosa che mi rende molto felice".
Papà Vito Bezzecchi come si sta comportando?
"Bene, sempre bene. Mi aiuta tanto, lavora tantissimo, anche di più da quando siamo in MotoGP".
Mamma ti scrive qualche whatsapp?
"Certo, mi chiama, mi scrive, cerco di sentirla il più possibile. Con gli orari non è sempre facile, come qui in Australia. Ma lei registra tutto, quando torno a casa rivedrò con piacere questa intervista".
(l'elicottero atterra, ndr)
Com'è stata questa prima volta in elicottero?
"Bellissima esperienza. Il comandante è stato un grande".
Possiamo dire che Bez è salito in quota.