Martin dopo il GP di Valencia: "Sono stato un guerriero, è solo l'inizio"

il rivale

Lo sfidante di Pecco Bagnaia è uscito di scena al sesto giro, arrendendosi così solo nell'ultima domenica all'azzurro: "Sono stato un guerriero, potevo darlo per perso tante volte ma non l'ho mai fatto. Complimenti a Pecco, mantenere quella regolarità dopo la caduta a Barcellona non era facile. Per me è solo l'inizio, penso di poter battere chiunque e spero un giorno di dimostrarlo"

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È finito dopo sei giri il sogno Mondiale di Jorge Martin. Il rivale-amico di Pecco fuori dopo il contatto con Marquez. Gli applausi del suo team, l'abbraccio con Bagnaia a fine GP: "Distrutto? No, distrutto no, ho pianto al box con la squadra per poi uscire fuori qui a testa alta - ha detto Martin a Sky dopo la fine del Mondiale -. Ma noi festeggiamo comunque, le vittorie, i podi, l'essere arrivato fino all'ultimo giorno in lizza per il titolo, come un guerriero. Potevo darlo per perso tante volte ma non l'ho mai fatto. E poi faccio i complimenti a Pecco, mantenere quella regolarità dopo la caduta a Barcellona non era facile".

"Solo l'inizio"

Martin è sicuro: "Per me è solo l'inizio, penso di poter battere chiunque e spero di dimostrarlo in futuro. Vincere contro un grande avversario è quello che rende bello un campionato. Anche se l'avessi vinto io, e lui l'ha vinto contro di me, che non ho mai mollato. C'è sempre stato grande rispetto, soltanto nel venerdì di Valencia ho provato a mettergli un po' di nervoso". Sulla gara: "Ero partito bene, mi sentivo in forma ma non ho capito Viñales, poi ho provato a recuperare ancora, peccato per la caduta, mi dispiace per me e anche per Marquez".

"Che errori in Indonesia e Australia"

Quali i punti cruciali della stagione? "Indonesia e Australia, lì mi sono sentito più forte degli altri e ho fatto errori, soprattutto in Australia, mi sentivo così forte che ho provato a vincere con una gomma diversa - ha concluso -. Quell'eccesso di fiducia mi ha fatto sbagliare. Spero il prossimo anno di avere le stesse sensazioni ma di imparare dagli errori".