Marc Marquez entra nella famiglia Gresini. E sembra già una bella storia

di p. beltramo
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

MM93 è entrato ufficialmente nel mondo Gresini: sabato 20 gennaio, al Cocoricò di Riccione, è andata in scena una presentazione show del team motorizzato Ducati. Protagonisti Alex ma soprattutto l'attesissimo fratello Marc, che dal colosso Honda è passato alla squadra a conduzone famigliare capitanata da Nadia Padovani, moglie del compianto Fausto. L'8 volte iridato sembra già a suo agio con i nuovi colori, curioso e voglioso di mettersi alla prova in questa nuova sfida. Ecco le prime sensazioni in vista del 2024

Non capita spesso nel lento, sbadigliante, sonnolento risvegliarsi dal suo letargo invernale della bestia della velocità, di accendersi immediatamente al suo primo socchiudere gli occhi, riuscendo a creare subito un’atmosfera di tensione, emozione, voglia di vivere un campionato che ancora dormicchia là, per il momento lontano più di un mese. Quest’anno, per eccitare gli animi, è bastata la prima presentazione di una squadra. Eh, già, ma che squadra: perché vedere il Team Gresini con i due fratelli Marquez di nuovo insieme per un’avventura così diversa e atipica ti faceva immaginare già vicino all’azione, dentro alle emozioni di una stagione speciale. L’arrivo di Marc, 8 volte campione del mondo, dopo l’era vincente e poi difficile, molto difficile in Honda HRC, su una Ducati di un Team storico, ma tipicamente familiare, italiano-romagnolo, satellite, dotato di moto non di ultima generazione, ha scosso gli animi da ottobre. Insomma, non vedevamo l’ora di vedere, sentire, iniziare a capire.

Presentazione show

Bene il 20 gennaio, guarda caso nel giorno che sarebbe stato il trentasettesimo compleanno di Marco Simoncelli, al Cocoricò di Riccione questa prima grande ed emozionante curiosità del 2024 ci è stata tolta, in quella storica discoteca rivierasca abbiamo avuto show, musica, balli e balletti, ma soprattutto una presentazione veloce ed elegante, senza fronzoli. Dapprima Nadia, la moglie, l’erede di un’eredità pesante, quella di Fausto grande campione, persona e team manager, poi il legame col passato reso vivo da Carlo e Michele, infine i grandi attesi protagonisti di questa prima presentazione della MotoGP, Alex e Marc.

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La tranquillità di Alex Marquez

Per primo è arrivato tra luci ed effetti il minore dei due fratelli, Alex, quello che ha vinto meno tra i due, ma che coi suoi due titoli porta a ben 10 i mondiali schierati dalla squadra italiana. È stato un Alex sereno, allegro, divertente, spiritoso, pungente e libero come soltanto in una squadra non ufficiale è possibile essere. Nel team Gresini il sorriso e la “leggerezza” sono il vestito che maschera il grande impegno e l’altissima professionalità e qualità delle persone e dell’impegno. Ha scherzato Alex, rivelando come questa volta l’essere nello stesso box con suo fratello sia qualcosa di più, che renderà il clima più sereno e collaborativo. Un clima rilassato, gradevole che però non ha mascherato quello che c’era negli occhi e nel cuore dei due Marquez: la voglia di stupire, di fare bene, di vincere.

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Marc, la ciliegina sulla torta

Anche se Marc, giustamente salito come ciliegina finale sulla torta della presentazione, ha tenuto un atteggiamento modesto, rilassato, interessante e ancora curioso: è stato in fabbrica e al museo Ducati, poi nella sede della squadra e si vedeva che era stato soddisfatto. Sta ancora capendo, valutando, ma l’impressione è buona, positiva. Per ora gli piace tutto: l’ambiente, l’accoglienza, il clima. Passare dalla più grande multinazionale del motociclismo mondiale ad un Team privato, con dentro di sé soprattutto la voglia di tornare a divertirsi a guidare una MotoGP per così capire chi sei non deve essere una cosa facile. È stata una decisione difficile, dettata dal cuore e stimolata dalla sensazione di essere stato voluto, aspettato. Non è un caso, allora, che questo team sia gestito da una donna volitiva, entusiasta, appassionata che non ha voluto arrendersi alla sfida che la vita le ha posto quando Fausto se n’è andato e che ha colto l’opportunità di puntare in alto, molto in alto. Vista così, una bella storia. Poi vedremo.

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