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Jarvis (Yamaha): "Da Dallara a Bartolini, tanti cambi per tornare competitivi"

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Dalla galleria del vento Dallara per l'aerodinamica a Massimo Bartolini, il nuovo Technical Director 'strappato' a Ducati: il managing director Yamaha, Lin Jarvis, spiega tutte le novità proposte dalla casa di Iwata in vista del 2024: "Dobbiamo tornare a essere competitivi dopo una stagione difficile. Abbiamo cambiato diverse cose, ora dobbiamo metterle insieme e modificare l'approccio. Vogliamo assolutamente avere un team satellite, due sole moto in pista non bastano"

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L'obiettivo di Yamaha è chiaro: tornare a essere competitivi dopo un anno complicato. Il team giapponese, che ha presentato la nuova moto alla vigilia dei test di Sepang, ci proverà con Quartararo, Rins e con diverse novità all'interno del box. Come ha spiegato il Managing Director, Lin Jarvis, a Sky Sport. Di seguito l'intervista integrale realizzata dal nostro inviato a Sepang, Sandro Donato Grosso.

Durante la presentazione ha ricordato il 2004 e Valentino Rossi come momento in cui bisognava ripartire e dimostrare che si poteva essere ancora protagonisti. Ora forse le cose sono un po' diverse, ma la voglia di ripartenza è quella?

"Sì è vero, è molto diverso rispetto a 20 anni fa, però è un momento in cui noi dobbiamo ritornare a essere competitivi. Tre anni fa abbiamo vinto un mondiale e in quello dopo siamo arrivati secondi, ma l'anno scorso è stato duro e siamo andati in difficoltà. Abbiamo cambiato diverse cose: il Project Leader (Kazuhiro Masuda), poi è arrivato un ingegnere italiano per l'aerodinamica e anche Massimo Bartolini come Technical Director. Stiamo ricostruendo tutto".

 

Che risposta dà il Giappone? Si sono davvero rimboccati tanto le maniche? A che livello siete?

"Dietro le quinte non ho mai visto così tanti pezzi per fare prove. C'è un grande impegno della casa madre in Giappone, ci stanno dando il massimo supporto per recuperare la situazione. Anche loro sanno che dobbiamo la velocità e il modo di lavorare. Nel gennaio 2022 abbiamo iniziato un lavoro per migliorare il motore, l'anno scorso abbiamo iniziato anche con l'aerodinamica con Dallara e abbiamo cambiato tante persone: ora dobbiamo mettere tutto insieme e cambiare l'approccio".

Lin Jarvis con i piloti e gli uomini chiave del nuovo progetto Yamaha

Nelle priorità c'è anche quello di fare un percorso con i piloti, ovvero trattenere Quartararo e iniziare da zero con Rins?

"Capisco perché Fabio a volte è stato critico verso di noi, soprattutto all'inizio della scorsa stagione. Era frustrazione, è normale: tutti i piloti vogliono vincere e sanno di avere le capacità per farlo, ma se la moto non va c'è poco da fare. Nella seconda parte di stagione è cambiato e adesso è a bordo con noi su questa strada perché vuole recuperare. C'è anche un buon rapporto tra lui e Rins, questa è una cosa importante. Alex nell'ultimo anno con la Suzuki ha vinto due o tre gare, poi con la Honda è stato l'unico a vincere l'anno scorso. Se è a posto fisicamente potrà darci tanto". 

 

Nella vostra ricostruzione che peso ha il fatto di tornare ad avere un team satellite?

"Questa è l'intenzione. Sappiamo di avere solo due moto in griglia al momento e questo non basta, perché i dati raccolti in ogni weekend di gara sono cruciali per migliorare. Vogliamo assolutamente avere una squadra satellite ma ora è troppo presto per dire chi sarà, la cosa prioritaria è dimostrare di essere di nuovo competitivi".