MotoGP, oggi il Gp Qatar a Lusail: orari tv e ultime news

MotoGp
Guido Meda

Guido Meda

Sono tre i fatti che emergono dopo la Sprint in Qatar: la Ducati ha vinto ma non ha dominato, Bagnaia è il rivale a cui tutti puntano ma è giù dal podio, Marquez si nascondeva ma non ha fatto la gara della vita. Martin esplosivo come lo conosciamo, in pole al via e primo al traguardo davanti a Espargaró e Binder. Tutti abbastanza vicini e preoccupati per il GP, lungo il doppio e quindi con l'obbligo di una strategia più accorta sull'uso e consumo delle gomme

MOTOGP, LA CLASSIFICA DEL MONDIALE

La Ducati ha vinto la Sprint, ma non è stato un dominio Ducati. Bagnaia è il rivale a cui tutti puntano, ma è giù dal podio. Marquez si nascondeva, ma non ha fatto la gara della vita. Sono tre fatti che emergono, un po' in contropiede, dopo la prima del Qatar. Che per inciso è stata una gara tiratissima, 11 secondi più veloce di quella dello scorso anno. Segno che le moto, gomme e piloti sono saliti ad un altro livello. Martin è esplosivo come lo consociamo. In pole al via, primo al traguardo alla fine di una gara disturbata solo da una vibrazione che nel finale si è fatta sentire anche sulle altre Ducati 2024 di Bagnaia e Bastianini. Sul podio con Martin, che al via scatta come un aereo ci vanno anche il sudafricano Binder con la Ktm, che al via scatta come un missile, ed Espargaró con un'Aprilia che tra le sue mani è stabile, guidabile e gentile sulle gomme. È proprio Espargaró a districarsi tra gli avversari fino ad arrivare a prendere e a passare Marquez e Bagnaia a fine gara con una certa disinvoltura. I ducatisti rossi soffrono una partenza non nelle primissime posizioni. Soffrono la fuga di Martin e Binder che li obbligano a tirare come matti consumando le gomme prima del previsto. Martin primo dunque, davanti a Binder, ad Espargaró, a Bagnaia quarto, a Marquez quinto, a Bastianini sesto, ma tutti abbastanza vicini e preoccupati per il GP, lungo il doppio e quindi con l'obbligo di una strategia più accorta sull'uso e il consumo delle gomme. Peccato per Di Giannantonio che ha vissuto una caduta con brivido da rischio di investimento e per Bezzecchi mai davvero nel ritmo e undicesimo al traguardo, ma comunque davanti alle giapponesi Yamaha e Honda ancora in grande sofferenza. Nota di merito per Pedro Acosta, di anni 19, di speranze bellissime,  sicuro in sella come se corresse da sempre, mentre è solo la prima.

GP Qatar, gli orari su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW:

DOMENICA 10 MARZO

  • Ore 13.35: MotoGP - warm up
  • Ore 14: MotoGP – rider fan parade
  • Ore 14.30: Paddock Live
  • Ore 15: Moto3 – gara
  • Ore 16: Paddock Live
  • Ore 16.15: Moto2 – gara
  • Ore 17.15: Paddock Live gara
  • Ore 17.30: Grid
  • Ore 18: MotoGP – gara
  • Ore 19: Zona Rossa
  • Ore 20: Race Anatomy