Maggio sarà uno dei mesi più delicati degli ultimi anni per il mercato MotoGP. Scelte importanti da parte di team e piloti, che disegneranno il volto della prossima MotoGP. Dopo Bagnaia e Quartararo, che hanno legato il proprio futuro rispettivamente a Ducati e Yamaha, ecco gli scenari che si stanno delineando
di Sandro Donato Grosso
- A come Aprilia, ma anche come attesa. Noale aspetta la scelta di Aleix Espragaro, che a cavallo del Mugello comunicherà se continuare o magari ritirarsi e rimanere in qualità di test rider con 4-5 wild card assicurate. L'Aprilia gli è riconoscente (come nello stile di Rivola) ed è giusto attendere, anche se nel frattempo parla con Bastianini e Bezzecchi, ma anche con Jorge Martin
- Se lo spagnolo non dovesse essere promosso in Ducati ufficiale, andrebbe via (come ormai noto) e diventerebbe un'opportunità più che attrattiva. La tempistica è perfetta (forse non è un caso), perché la comunicazione di Espargaro arriverà negli stessi giorni di Ducati. Martin è naturalmente spinto da Albert Valera (il suo procuratore, che gestiste anche Acosta, Aleix Espargaro e tanti altri) ma Bastianini alle spalle ha l'esperienza e le entrature di Carlo Pernat, che in tema di management non è secondo a nessuno
- Non sarà facile per Massimo Rivola, che potrebbe trovarsi a scegliere tra uno spagnolo fortissimo, che magari porterebbe con sé il numero uno sulla carena, e due italiani altresì veloci e dal passaporto azzurro
- Joe Roberts, protagonista in Moto2, fa venire l'acquolina in bocca agli americani, che sognano un pilota USA su una moto con livrea a stelle e strisce. Davide Brivio da un lato prova a capire se ci sono i presupposti, dall'altro sonda la disponibilità di Alex Rins e di Joan Mir (sempre più fuori da Honda e dunque in cerca di collocazione). Con entrambi ha un trascorso in Suzuki e sa come lavorano anche in termini di sviluppo. Trackhouse, comunque, attenderà le decisioni della "casa madre" Aprilia e si muoverà di conseguenza per essere in piena armonia
- Prima di comunicare la promozione di Acosta, che passa da GasGas al team ufficiale al fianco di Binder, gli austriaci attendono Jack Miller, diviso tra il team satellite e magari la Honda, che lo vedrebbe al fianco di Luca Marini. Rischia molto Augusto Fernandez, che potrebbe essere costretto a ritornare in Moto2 lasciando la sua sella a un pilota MotoGP alla ricerca di un posto al sole dopo la prima ondata dei big
- Un contratto KTM ufficiale e una collocazione nella realtà di Hervé Poncharal rappresenterebbe una buona alternativa per Bastianini se dovesse andar male con Ducati e Aprilia. Da non sottovalutare l'enorme potenziale contrattuale del binomio KTM-Red Bull. In questo senso da tempo circolano rumors su un "dream team" Acosta-Marquez, ma al momento non c'è nulla di concreto. Anche se il mega capo di KTM, Stefan Pierer, non ha paura ad alzare il telefono alle sei di mattina e chiudere un accordo personalmente
- Nella galassia Honda ci sono due pianeti già allineati e portano il nome di Marini e Zarco. Due piloti che hanno abbracciato la causa con non poche difficoltà. Mir è partente, ma il suo angolo di box attrae oggi poco, considerate le difficoltà reiterate nel far crescere la moto nonostante le concessioni in atto. Miller è una buone opzione
- Nel Team LCR di Cecchinello Nakagami ha tenuto duro nel corso degli ultimi anni grazie allo sponsor Idemitsu, ma la sensazione è che sembrano maturi i tempi per cambiare il corso delle cose. Che sia la volta buona per Ogura?
- Sull'agenda di Lin Jarvis la priorità è quella del team satellite. Se si dovesse concretizzare l'accordo con Pramac, la Yamaha avrebbe ben tre posti disponibili (di cui uno ufficiale) al fianco di Quartararo. A quel punto potrebbe pensare anche di tenere Rins o far fare un test ad Andrea Iannone (ipotesi vissuta come suggestiva nel paddock, ma qualcuno ci pensa davvero...)
- Se l'accordo con Pramac dovesse sfumare, il compagno di Quartararo sarà comunque un pilota top. Chi invece raccoglierà l'eredità di lIn Jarvis, che va in pensione a fine stagione, dovrà da subito iniziare a "sedurre" il team Gresini, a cui scade il contratto di fornitura Ducati nel 2025
- Gigi Dall'Igna a noi di Sky ha dichiarato: "Mi tremano le gambe al pensiero". Ma di fatto qualcuno bisognerà lasciar andare. E' un peccato, perché i protagonisti sono tutti validi. Immaginiamo un incontro post Barcellona con Claudio Domenicali seduto a capotavola, dall'altro capo Gigi Dall'Igna e ai lati Mauro Grassilli e Davide Tardozzi. Difficilissimo, ma si agirà con grande senso di responsabilità
- Marquez in rosso con Bagnaia significa 11 titoli mondiali nello stesso box e l'essenza della competitività racchiusa in un duo da sogno. Interessante per gli sponsor, anche se Monster (main di Ducati) e Red Bull (legata a Marquez) diventerebbero incompatibili
- Promuovere Martin ha un senso logico, visto il potenziale dimostrato, ma significa perdere Enea, che sta facendo un ottimo Mondiale, e probabilmente anche Marc Marquez, che dopo poche gare ha fatto capire (ma non c'erano dubbi) che a dispetto dell'età può vincere ancora
- Un'opportunità, budget permettendo, potrebbe essere quella di convincere Marquez a migrare nel Team Prima Pramac (con una moto full factory), che lo accoglierebbe accanto a Fermin Aldeguer, già sotto contratto Ducati
- Però il sassolino nell'ingranaggio, anche tempistico, lo ha già messo il Team Owner Paolo Campinoti, che intende aspettare sino all'ultimo secondo dell'ultimo giorno di luglio prima di comunicare se far valere l'opzione che lo lega alla fornitura Ducati per i prossimi due anni oppure, dopo intense trattative di questi giorni, iniziare un nuovo corso come team satellite Yamaha
- Questo nuovo iter avrebbe vantaggi economici importanti, visto che Yamaha ha messo sul tavolo un'offerta quasi irrinunciabile. Campinoti ha una lunga storia con la Ducati, ma la il matrimonio Ducati-VR, che troverà la sua massima consacrazione a partire da 2027 (quando verosimilmente ogni casa potrà avere al massimo due team satellite), oggi lo rende un pò insofferente e poco disposto all'allineamento di sempre
- In dolce attesa di sapere i movimenti di mercato firmati Ducati. Nel caso Pramac andasse in Yamaha, si ritroverebbero Aldeguer e, a quel punto, dovrebbero liberare giocoforza Bezzecchi o Di Giannantonio
- Conferemeranno Alex Marquez e attenderanno le decisioni di Ducati per il secondo pilota. Una sorta di Purgatorio dal quale si godono il momento di gloria, più che meritato