MotoGP, verso il GP Francia a Le Mans: come arrivano piloti e team
10-12 maggio
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Nel weekend del 10-12 la MotoGP torna in pista a Le Mans per il quinto appuntamento della stagione (tutto in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW). Sul circuito francese la Ducati continuerà a stare davanti a tutti? Bagnaia riuscirà a ridurre ulteriormente il gap dal leader del mondiale Martin che dopo Jerez è passato a 17 punti? Ecco il punto casa per casa
A cura di Paolo Beltramo
1/10
- Forse sono stati gli dei della velocità a darci una settimana di respiro tra la gara di Jerez e il prossimo GP in Francia a Le Mans. Quegli stessi dei che avevano deciso di lasciarci senza fiato dopo il magnifico duello tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, che ci avevano regalato emozioni da sciogliere con calma, dando loro il giusto tempo per evaporare e lasciare spazio a voglie nuove, a desideri inediti, a speranze di rivincita o di conferma.
2/10
- Con un campionato che vede i piloti più vicini, raggruppati, stuzzicando sogni e desideri di gloria. Insomma una settimana di sosta è capitata proprio a fagiolo, ma adesso ci siamo di nuovo: si va a Le Mans, con il suo fascino, la sua storia, il suo carisma. E quei giorni e quelle notti di passione, esibizioni, canti, show…
3/10
- Oltre alla grandissima performance di Pecco Bagnaia con la GP24, la crescita sempre più evidente di Marc Marquez sulla moto ’23 del team Gresini e il ritorno sul podio di Marco Bezzecchi, Ducati può davvero sentirsi soddisfattissima per via delle prime 5 posizioni alla fine del GP spagnolo (Alex e Bastianini completano il quintetto delle meraviglie) che dimostrano come una volta tornati in Europa la casa da battere sia sempre lei. Se poi vogliamo aggiungerci anche il settimo posto del Diggia il sorriso si allarga ancora un po’.
4/10
- Peccato per le cadute di Jorge Martin mentre era in prima posizione e di Morbidelli, altrimenti il bottino sarebbe stato ancora maggiore. Insomma capita, a volte, che ci sia qualcuno che sembra poter mettere in difficoltà, sotto pressione l’armata desmodromica, ma poi agli sfidanti manca - per mille motivi - la costanza, la solidità, la durezza che una sfida a Ducati impone per poter essere giocata davvero. Vediamo se non ci saranno duelli fratricidi, esagerazioni e tensioni, ma è il destino di chi domina in lungo e in largo.
5/10
- Il sesto posto di un redivivo Brad Binder e il decimo di Pedrito Acosta dopo il podio del sabato riportano la casa austriaca in auge per il ruolo di sfidante più tosta per Ducati. Ma la gara opaca dell’esordiente fenomeno, dovuta anche ad una caduta nel warm-up che lo ha costretto a cambiare moto, e la posizione non di primo piano del sudafricano sono una sorta di contentino, non dimostrano certo una competitività assoluta. C’è da lavorare anche perché non è detto che Aprilia sia sempre così poco in evidenza come a Jerez.
6/10
- L'ottavo posto di Miguel Oliveira davanti a Maverick Vinales, più un 11° di Raul Fernandez a oltre 23” dal primo, è il magro bottino di Aprilia nel GP spagnolo di Jerez. Dopo le gare di Portimao e Austin con un Vinales in grandissimo spolvero si pensava che per la casa veneta i risultati sarebbero stati molto migliori.
7/10
- Qualifiche difficili sul bagnato hanno costretto i due piloti del team ufficiale a partire dietro e da lì sono nate tutte le difficoltà. Ma una battuta d’arresto di questo genere non deve capitare a chi vuole - giustamente - puntare molto in alto. Sperando che a Le Mans, un tracciato non molto ritmico, possano tornare in auge le belle linee dello spagnolo e la grinta di Espargaro.
8/10
- Il lunedì di test successivo al GP ha fatto vedere che Yamaha sta lavorando molto e forse nella giusta direzione. Ora però le cose vanno verificate in un weekend di gara, con poco tempo, obiettivi impellenti e gli avversari che ti stanno sempre addosso. Vedremo, ma ancora pensare ad una Yamaha da prime posizioni è un desiderio irrealizzabile.
9/10
- In gara purtroppo male, come sempre in questi ultimi tempi, il lunedì nei test, pure. I piloti hanno fatto capire di essere per nulla soddisfatti della nuova moto che è stata portata. Honda sta lavorando molto sodo, prima o poi prenderà la strada giusta e farà un salto in avanti. Fino a quel giorno poco da sperare. Con il motomondiale in Europa i giorni di test possono essere numerosi. Vedremo.