Bagnaia-Bastianini, quando l'azzurro diventa magia...

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Il Mugello ha vissuto una domenica magica caratterizzata dall'azzurro, il colore per un giorno delle Ducati di Bagnaia e Bastianini: doppietta per i due piloti ufficiali di Borgo Panigale, primo e secondo nel Gran Premio d'Italia. Una storia meravigliosa, magari da raccontare un giorno ai propri figli come ha detto il tre volte vincitore sul circuito della Scarperia...

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Il colore azzurro è potente. Onorarlo è impegnativo. Sceglierlo per un solo appuntamento comporta consapevolezza e responsabilità. Quando possiamo dimostrare che essere italiani fa la differenza, l'azzurro - che al Mugello prende il posto del rosso sulla Ducati che fa doppietta - diventa magia. Ora siamo eccellenti nel tennis, nel calcio, nelle discipline olimpiche, nella vela e in tanto altro. Sappiamo costruire le Formula 1 che dominano tra le strade di Montecarlo e le MotoGP che vincono i mondiali e trionfano nel Gran Premio d'Italia, occupando le prime quattro posizioni della classifica. Il primo e il secondo pilota sul podio sono italiani.

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Bagnaia fuggitivo, Bastianini gladiatore

Li abbiamo visti crescere tra talento e sacrifici. Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini vestiti d'azzurro (e con una carena azzurra) hanno regalato uno spettacolo unico. Pecco lì davanti come Harrison Ford ne "Il Fuggitivo", Enea orgoglioso come Russel Crowe ne "Il Gladiatore".

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Il resto ha il sapore di festeggiamenti, dj, chef stellati, sportivi e vip. Un'alchimia che ha avvolto il Mugello e che la macchina del tempo ci ha riconsegnato intatto nel giorno della Festa della Repubblica. La folla tra il giallo di Valentino che affiora eccome, il rosso Ducati di adesso e l'azzurro Ducati di questa domenica, che è stato il colore della festa ai box. Pochi minuti dopo il traguardo a Bagnaia abbiamo chiesto che cosa racconterà tra 20 anni, magari a un suo erede, ricordando il Mugello 2024 e la risposta è stata: "Figlio, ti racconto una storia meravigliosa".

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