MotoGP, GP Italia: i numeri dopo il trionfo di Bagnaia al Mugello

DUCATI

Michele Merlino

Pecco Bagnaia è sempre più nella storia: della MotoGP certo, ma anche della Ducati e del circuito del Mugello. Vediamo tutti i numeri che ci ha lasciato in eredità il Gran Premio d'Italia 2024 vinto dal pilota torinese

GP ITALIA: HIGHLIGHTS - PAGELLE

Ormai tutti ne erano convinti: vista la cabala Ducati, la 93^ vittoria l’avrebbe ottenuta il numero 93, cioè Marc Marquez, ma la verità è stata che per passare da 92 a 93 vittorie serviva il numero 1, quello che Bagnaia porta sulla carena, in un weekend da autentico primo della classe.

Bagnaia terzo italiano a vincere il 2 giugno dopo Rossi e Petrucci

I numeri che Pecco ha ottenuto sono ragguardevoli: il primo è di carattere "patriottico", visto che ha vinto il 2 giugno, ed è solo la terza volta che un pilota italiano vince nel giorno della Festa della Repubblica. I precedenti sono Valentino Rossi nel 2002 e Danilo Petrucci nel 2019, sempre al Mugello.

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Pecco sempre più nella storia, della MotoGP e della Ducati

Guardando alla storia, Bagnaia entra sempre più nell’olimpo dei grandi: ora è al 12° posto di tutti i tempi per vittorie, al pari di mostri sacri quali Geoff Duke, Kenny Roberts e John Surtees. E anche all’interno della Ducati Pecco sta raggiungendo il vertice: gli manca una vittoria (22 a 23) e due podi, 40 a 42, per eguagliare il plurivittorioso del marchio, Casey Stoner. Al momento ha messo a segno lo stesso numero di podi che ottenne Andrea Dovizioso con il marchio di Borgo Panigale.

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Bagnaia padrone del Mugello

Ma cambiamo prospettiva e guardiamo i record del circuito, Pecco sta diventando un padrone del Mugello: 3 vittorie consecutive non si registravano qui dal 2011-2013 (Jorge Lorenzo); due vittorie dal 5° posto in griglia (2022 e 2024), il più basso per andare a vincere qui, le hanno ottenute solo lui e Lorenzo (nel 2011 e 2016). Un trionfo totale, suggellato dai 37 punti, il massimo del weekend, prestazione che non otteneva dal Red Bull Ring 2023. Pecco era all’asciutto di medaglie nelle Sprint quest’anno, e nelle ultime tre aveva rimediato tre zeri. Questo trionfo fa da contraltare al primo zero di Martin in una Sprint da quando queste sono state introdotte, l’anno scorso.

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Ducati monopolizza ancora il podio

Al pari di Bagnaia, pioggia di record anche per la Ducati: del 93° successo si è già detto, ma meno evidente è la doppietta del Lenovo Team, che non si registrava dal 2021 (Jerez: Miller-Bagnaia), ma il dato più eclatante è l’ennesimo monopolio del podio. Siamo a 4 consecutivi, prestazione rarissima in top-class, che non si registrava da più di un quarto di secolo: era il 1998 e il costruttore era la Honda, che ci riuscì dai GP di Malesia a quello di Francia.

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