Marquez: "Io, in Ducati grazie a Dall'Igna. Con Pecco guerra in pista e pace ai box"

A Marca

Dopo l'annuncio che dal 2025 correrà con la Ducati Factory, Marc Marquez ha raccontato a Marca le sue sensazioni: "In molti casi bisogna essere egoisti, volevo il meglio e ci sono riuscito. Non sarei passato da una squadra satellite all'altra. Nel 2025 dobbiamo lottare per il titolo. Con Bagnaia guerra in pista e pace al box"

MOTOGP: LA GRIGLIA PILOTI 2025

Marc Marquez ha affidato al quotidiano spagnolo Marca le sue sensazioni dopo la firma biennale con Ducati Factory e spiegato il ruolo avuto da Gigi Dall’Igna: "Abbiamo sempre avuto un rapporto molto diretto e sinceramente sono in Ducati grazie a lui, un ingegnere che ha vinto con tutto quello che ha toccato. Una delle frasi che gli ho detto quando abbiamo iniziato a parlare è: 'Per me la cosa più importante è che tu sia ancora in Ducati nel 2025 e 2026, perché altrimenti non c'è nemmeno bisogno di sedersi'".

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"Ora ho le stesse armi dei miei avversari"

"Uno dei motivi, il principale, è che ora non ho le stesse armi dei miei avversari - prosegue Marquez -. Ma non è una scusa. Sto dimostrando di poter essere competitivo. Un'altra cosa su cui sono stato molto chiaro è che non sarei passato da una squadra satellite a un'altra. Inoltre, noi atleti non abbiamo solo contratti sportivi, ma ce ne sono anche altri e uno sponsor che mi ha seguito per tutta la carriera non poteva aspettare".

"Con Bagnaia guerra in pista e pace al box"

Dall’Igna, nell'intervista esclusiva a Sky Sport, ha detto di essere preoccupato per la gestione sportiva di Bagnaia e Marquez, che nel box c’è un ottimo clima e deve restare tale. "La guerra è in pista - chiarisce Marquez -, il box deve restare tranquillo".

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"Ho in testa un piano, sta andando bene..."

Dall'Igna a Sky ha anche assicurato che Pecco e Marc se la giocheranno ad armi pari. E lo spagnolo è pronto a tornare a giocarsi il Mondiale: "Nel 2025 dobbiamo lottare per il titolo. Ho avuto quattro anni di infortuni, senza risultati, ed è difficile mantenere la motivazione. E soprattutto la fiducia. Mi sono messo in testa un piano, una strategia, e sta andando molto bene".

"Bisogna essere egoisti, volevo il meglio e ci sono riuscito"

Il passaggio di Marquez in rosso vuol dire l'addio alla Ducati, dal 2025, per Enea Bastianini e Jorge Martin: "Questa è la vita, questo è lo sport. In molti casi bisogna essere egoisti perché tutti vogliono il meglio e il meglio era la moto rossa, la Ducati, quella che siamo riusciti a ottenere. Devi giocare tutte le tue carte, quello che conta di più è la pista e gli ingegneri Ducati mi hanno detto che vedono la mia progressione con la moto 2023 e questo ha pesato molto più del resto. Poi ci sono anche altri fattori".

Se non fosse stata Ducati...

"Per rispetto agli altri marchi non dirò i piani B o C - conclude Marquez -, ma sono stato molto chiaro sul fatto che la mia priorità era una Ducati perché ho già fatto un grande cambiamento l'anno scorso e non me la sentivo di farne un altro. Volevo rimanere dov'ero o passare alla rossa. Queste erano le mie due opzioni e sono riuscito a prendere quella che mi piaceva di più, la migliore".