MotoGP 2024, le PAGELLE di metà stagione
Dopo la vittoria di Bagnaia in Germania la MotoGP si prende una pausa: si tornerà a a Silverstone nel weekend del 2-4 agosto su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW. Quando siamo arrivati a metà di questo 2024, proviamo a dare i voti a questa prima parte di stagione. Massimo dei voti per Pecco, che si sposerà con Domizia da leader del Mondiale. 9 sia per Martin che per Marquez, che lo seguono in classifica
- La chiamano sosta estiva, in realtà sono vacanze meritate, soprattutto per chi si vede meno come i meccanici che lavorano sulle moto, ma montano e smontano i box, viaggiano coi camion e pulmini, per i ragazzi delle hospitality pure loro sottoposti a montaggi, smontaggi, oltre a rendere bello e gradevole il soggiorno a ospiti e personale, per gli oltre 150 addetti di Dorna e Irta che pure loro montano, smontano, costruiscono, rendono un circuito adatto a ospitare GP con tv, organizzazione, pass, stampa e servizi di cronometraggio
- Certo non siamo ancora a metà, ma quasi: 9 gare sono passate. Alla fine ci sarà il grande giro orientale prima di Valencia, ma per ora ci sono le vacanze, il mare, il riposo, la possibilità di staccare. Il ritorno in pista sarà a Silverstone, in Inghilterra, dove verrà celebrato il 75° compleanno del motomondiale con moto dalle colorazioni rievocative. Non vedo l’ora che sia il 4 agosto
- A Domizia Castagnini e Francesco Bagnaia, che sfrutteranno questa sosta per qualcosa di molto più importante di una vacanza: per sposarsi, ovvero per coronare il loro sogno d’amore, un sogno meraviglioso, che dura praticamente da sempre. Già così sarebbe bellissimo, quasi da romanzo, ma se ci aggiungiamo che al matrimonio Pecco e Domizia ci arrivano da primi in classifica e con un filotto di 4 vittorie consecutive in GP, beh la storia è ancora più magica
- L’ultima vittoria da scapolo, come ha detto Pecco dopo il successo tedesco del Sachsenring, è stata importantissima. Dal punto di vista sportivo perché, appunto, è stata la quarta consecutiva dopo Barcellona, Mugello, Assen e perché è coincisa con un altro errore da parte del suo grande rivale Jorge Martin e ha permesso al due volte campione del mondo della MotoGP di prendere il comando della classifica per 10 punti
- Ma anche e soprattutto perché ha dimostrato ancora una volta, direi l’ennesima, di che pasta sia fatto: dopo tre GP magici in Germania il numero 1 ha avuto un venerdì con qualche problema di messa a punto, ma è rimasto calmo, ha lavorato, sfruttato anche la gara sprint del sabato per arrivare alla domenica con una moto quasi perfetta
- Ha saputo gestire le gomme su un tracciato dove ci sono 10 curve a sinistra e 3 a destra, ha tenuto duro, non ha mai mollato e alla fine ha messo tanta pressione al rivale. Così tantO da spingerlo a sbagliare alla prima curva -destrorsa - del penultimo giro. Per Pecco 6 vittorie e un terzo posto su 9 GP. Il che dice tutto o quasi sul suo stato di grazia perenne, sulla sua continua maturazione, sulla sua capacità di analisi e di migliorare, sulla bontà del suo amalgama con la squadra e con Ducati. Ancora tantissimi auguri, Pecco e Domizia. 10 a tutt’e due
- Quest’anno - come sempre - la vera forza dello spagnolo è la velocità pura, in prova come in gara, soprattutto in quella breve. Martinator ha vinto 4 sprint e 2 GP, anche se la sua invidiabile costanza ad alto livello lo ha tenuto in testa al campionato fino al sabato tedesco. Lo spagnolo, che al Mugello ha deciso di lasciare Ducati per Aprilia, non si è fatto distrarre dal mercato piloti, ma ha capito di avere un problema: è la terza volta in questo 2024 che cade allo stesso modo: perdendo l’anteriore mentre spinge, ma secondo lui senza esagerare
- Ha tempo per ragionare e cercare di capire, ma andare in vacanza dopo una caduta mentre eri in testa non è il modo migliore per rilassarsi. Martin però è maturato, sta lavorando sui suoi limiti e credo che alla ripresa, a Silverstone, avrà fatto un altro piccolo passo verso la perfezione. 9.
- Terzo nel mondiale a 56 punti di distacco da Bagnaia ecco spuntare il 93 azzurro Gresini dell’otto volte campione del mondo, passato in Ducati dopo una vita in Honda. C’è chi se lo aspettava, chi pensava addirittura meglio, chi invece è stupito dalla sua guida. In sostanza la terza forza in casa Ducati è rappresentata dal futuro compagno di Bagnaia e questo nonostante sia alla guida di una moto del 2023. Ancora non è riuscito a vincere, ma ha ottenuto ben 5 secondi nelle sprint e 3 la domenica
- Come dire che la tanto attesa vittoria da ducatista prima o poi arriverà, anche se il luogo dove sembrava meno difficile da ottenere è stato proprio il Sachsenring. In Sassonia invece Marc ha avuto grossi problemi con una spaventosa caduta e impedimenti che lo hanno fatto partire soltanto 13°. Da lì a secondo era probabilmente il massimo. Ma un Marquez tranquillo, sicuro, prima o poi la zampata dovrebbe riuscire a piazzarla. Considerando la novità e la moto sconosciuta, un campionato finora da 9
- Ne restano 5 di piloti Ducati, il marchio che domina anche questo campionato MotoGP. Alla casa bolognese, come sempre negli ultimi anni, 110 e lode, bacio accademico e applausi. E veniamo ai piloti. Enea Bastianini merita un 7 perché secondo me avrebbe potuto fare di più, vincere e invece ha spesso problemi in prova. Compie spesso rimonte fantastiche, ma da un toP rider ci si aspetta un po’ di più. Comunque ha confermato tutte le sue qualità ed è quarto in campionato a completare il poker Ducati nel mondiale
- Bene in sostanza ha fatto anche Fabio di Giannantonio, che con la moto fluo del team VR46 ha messo in mostra le sue qualità sia di guida, sia come persona meritandosi, crediamo, la conferma per i prossimi due anni. 7
- Il secondo fratello Marquez, Alex, dopo un avvio di stagione davvero difficile, nelle ultime gare è tornato a guidare come sa, arrivando a salire sul podio con Marc in Germania e meritandosi la conferma per 2 stagioni al Team Gresini. 7
- La sfortuna che aveva colpito Morbidelli impedendogli di fare i test invernali a causa di una caduta a Portimao con una moto stradale, lo ha condizionato a lungo. Ha prima dovuto riprendere l’abitudine alla guida, poi capire una moto che non aveva mai guidato. Poco alla volta è andato migliorando e finalmente al Sachsenring si è rivisto il Morbido duro e tosto, combattivo e veloce. Non ha badato a gestire le gomme, ma è tornato a divertirsi e a lottare per le prime posizioni. Merita 8 di stimolo. Come uno studente che torna dopo una malattia
- Il meno positivo degli 8 piloti Ducati è finora Marco Bezzecchi, una constatazione che stride con quanto ci si aspettava dal Bez dopo la stagione scorsa. Invece la GP23 non è ancora riuscita a trasmettergli le sensazioni giuste, a diventare uno strumento efficace nelle sue mani. Che Marco sia forte non è minimamente in dubbio, ma che per ora la sua sia stata una stagione negativa è impossibile da negare: 4, purtroppo, nonostante l’impegno
- Dopo le meraviglie di inizio stagione, soprattutto ad Austin dove si è portato a casa sprint e GP, si pensava che Aprilia e il suo top gun Vinales potessero addirittura lottare per il titolo mondiale. Poi, invece, l’abituale andatura ad alti e bassi del pilota spagnolo e qualche inatteso problema di messa a punto hanno impedito alla moto veneta di giocarsi con costanza il podio. Un peccato, perché anche Aleix Espargaro a Barcellona ha dimostrato che la moto ha un potenziale molto alto
- Forse anche il clima in squadra dopo l’annunciato arrivo di Martin e Bezzecchi per il 2025, il ritiro con passaggio alla Honda come collaudatore del “Capitano” Espargaro, l’accordo di Vinales con KTM non ha facilitato il raggiungimento di risultati positivi. 5 a entrambi
- Non male negli ultimissimi GP Oliveira e Fernandez con le moto del team esterno Trackhouse, ma pure lì c’è incertezza su chi saranno i piloti del futuro e ancora una ricerca di stabilità ad alti livelli. Vedremo, per ora 5
- Alti e bassi pure in KTM con un inizio di stagione strepitoso da parte dell’esordiente fenomeno Pedrito Acosta, che però nelle ultime gare è invece in grande sofferenza. Difficile giudicare, ma in sostanza 7, perché fare quello che ha fatto lui alla sua prima stagione in MotoGP è comunque eccezionale
- Meno bene Brad Binder, dal quale ci si aspettava che stesse con costanza davanti a lottare per le prime 5 posizioni e invece il sudafricano ha ottenuto un solo podio nella gara d’esordio in Qatar, poi più nulla di particolarmente significativo. 5. Jack Miller pure lui non ha fatto ciò che ci si attendeva, ma la certezza del licenziamento non lo ha di sicuro aiutato, anche se le sue prestazioni spiegano il perché. 4.
- Una delle due grandi case giapponesi in crisi ha mostrato voglia di migliorare, un metodo più moderno, ma alla fine le prestazioni sono rimaste in sostanza scarse. Non è colpa dei piloti, quindi non c’è la base per dare delle votazioni: Quartararo e Rins, NG. Una speranza di futuro molto migliore con l’acquisizione del Team Pramac e l’utilizzo di 4 moto ufficiali per il ’25. Vedremo
- Un disastro totale, assoluto, inimmaginabile. Che dire? Mai nei primi 10, rarissimamente a punti, cioè nei primi 15. In tutto i 4 piloti, Zarco, Nakagami, Mir e Marini, più il collaudatore Bradl, hanno raccolto la miseria di 34 punti. Per capire la situazione basti pensare che Bagnaia da solo ne ha 222. Luca Marini 1 in 17 partenze tra sprint e GP con una sola caduta
- Che dire? Non credo basterà l’arrivo di Aleix Espargaro dall’Aprilia l’anno prossimo per ribaltare la situazione. In Honda HRC occorre tornare ad immaginare opere d’arte come una volta. Così è bocciatura totale, si salva la condotta