MotoGP, GP Giappone: le statistiche verso la gara di Motegi

MotoGp

Michele Merlino

Mancano solo cinque gare alla fine del motomondiale, i punti disponibili sono 185, ovvero la distanza di Acosta, quinto in classifica, da Martin, leader. La Ducati è quindi quasi certamente campione del mondo piloti, con Martin, Bagnaia, Bastianini e Marc Marquez in lotta per il titolo. Inoltre, la scuderia di Borgo Panigale a Mandalika ha ottenuto la 12^ vittoria consecutiva. L’ultimo costruttore a riuscirci è stata Honda nel 2014

GP GIAPPONE, LE PRE-QUALIFICHE LIVE

Sia la Formula 1 che la MotoGP da tempo ci avevano abituato ad un sistema di punteggio tale per cui una vittoria valeva 25 punti. Certo, era molto più facile quello della F1 con la vittoria a 10, ma anche 25 non era male. Mancano 4 GP? Facile, i punti disponibili sono al massimo 100. Ne mancano 5? Somma altrettanto facile: 125. Con la Sprint, tutto si complica, perché oltre ai titoli mondiali che potrebbero essere assegnati al sabato (ed è già successo…), per ogni weekend un pilota può mettere a segno al massimo 37 punti, numero dai multipli un po' ostici. 

 

Ebbene, con 5 GP, pardon: weekend, da disputare il massimo dei punti disponibili è 185, esattamente il distacco di Pedro Acosta dopo Mandalika. Questo implica due cose: la prima è che Acosta è in lizza solo con uno scenario bizzarro in cui passa da non aver vinto nulla in top-class a vincere tutte le Sprint e tutti i GP da qui a Valencia e Jorge Martin a zero in tutte le suddette gare. Questo ci porta alla seconda considerazione: la Ducati è praticamente campione del mondo piloti, perché escluso Acosta, rimangono in gioco solo Martin, Bagnaia, Bastianini e Marc Marquez, tutti piloti Ducati.

100+100

Pietre miliari consecutive per la Ducati a Misano/2 e Mandalika: nella prima hanno messo a segno la 100^ vittoria, nella seconda la 100^ pole. E, visto che non c’è due senza tre, al momento contano 99 giri veloci in gara in top-class. Assieme alle due pietre miliari succitate, a Mandalika la Ducati ha ottenuto un altro primato personale: per la prima volta hanno inanellato 12 vittorie consecutive. Sono il primo costruttore con una striscia simile dal 2014, quando la Honda ne infilò altrettante. Fa riflettere il fatto che, se non fosse per la vittoria di Vinales ad Austin, le vittorie di fila Ducati sarebbero 23. Il GP statunitense infatti è l’unico che Ducati ha concesso agli avversari da Misano 2023 in poi. Qui sopra abbiamo citato la Honda, e la sua sequenza di 12 vittorie del 2014. E’ emblematico che, nel GP in cui la Ducati registra la sua miglior sequenza di vittorie la Honda ottenga il suo primo piazzamento nella top-10 in un GP di tutta questa stagione (Zarco 9°)…