MotoGP, GP Thailandia: pole record di Bagnaia davanti a Bastianini. 3° Martin. HIGHLIGHTS

Forse i pianeti dell’universo Bagnaia hanno deciso di allinearsi per dargli una mano. Il nuovo record in qualifica del numero 1 (frantumato il muro dell'1:29, 3 decimi in meno sul tempo segnato da Marquez venerdì) significa che Pecco ha ritrovato le certezze che sembravano mancargli nelle prove di ieri, almeno nella prima parte, e che il potenziale è cresciuto insieme all’umore, che aiuta sempre. Le scivolate di Marquez e Martin, innocue e senza conseguenze, morale a parte, gli consegnano una prima casella in griglia un po’ più serena, anche se Martin non è finito distante. Lo spagnolo ha chiuso col terzo tempo, ma dietro Bastianini, e dopo essersi stuzzicato con Marquez cercando di smarcarsi dalla sua pressione. Marquez cercava la sua scia, trovata dopo aver lasciato passare davanti il connazionale, me è caduto subito. Jorge qualche curva dopo mentre Pecco, uscito da solo dal box (lesto come sempre, tattica già provata altre volte), completava il giro perfetto.

Bagnaia: "Grande step in avanti"

Il tempo di 1:28.700, più di quattro decimi meglio della prequalifica di venerdì, conferma coi fatti le sue parole: "Oggi abbiamo fatto un grande step avanti, siamo molto forti, la messa a punto trovata ieri alla fine, ha funzionato", la sintesi do Bagnaia. Restano i dubbi per la Sprint, relativi alla scelta dello pneumatico posteriore ("molto dipenderà da questa scelta"), ma il passo avanti rispetto al giorno precedente lo mette quanto meno sul piano di Martin, partito forte fin dalle prove libere.

Marquez dalla 5^ casella, davanti a lui c'è Bezzecchi

"Pecco è in  forma - ha certificato Jorge - stavo andando forte prima di cadere, ma difficilmente avrei battuto il suo tempo". La scivolata non gli ha tolto il buon umore, nemmeno la confidenza nei propri mezzi. "Sarà un bella lotta", ha confermato. Marquez scatterà alle loro spalle, con il quinto tempo, in seconda fila, di fianco a un ottimo Bezzecchi e a un ritrovato Quartararo, sesto. Acosta è finito in settima posizione, un po’ sotto le attese, davanti a Di Giannantonio passato indenne dalla Q1. Peccato per la scivolata di Morbidelli, che aveva il potenziale per fare meglio dell’undicesimo posto.