Bagnaia prima del GP Argentina: "La pista mi piace, c'è sempre una prima volta..."

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Paolo Lorenzi

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Le parole del pilota torinese, che nella conferenza piloti alla vigilia del GP Argentina è tornato sui due terzi posti di Buriram: "Non era certo il mio obiettivo, ma non siamo andati male considerando la situazione che abbiamo dovuto affrontare. Ho imparato una lezione dall'anno scorso: è fondamentale finire le gare". Poi su Termas de Rio Hondo: "Il tracciato mi piace, credo si adatti al mio stile e penso di poter essere competitivo. Vittoria? C'è sempre una prima volta..."

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Sguardo concentrato, meno rilassato del solito. Pecco Bagnaia ha affrontato la conferenza stampa a Termas de Rio Hondo col pensiero in parte rivolto alla prima gara, in Thailandia, chiusa con un podio che non l’ha lasciato del tutto soddisfatto. "Il terzo posto non era certo il mio obiettivo, anche se resta un buon risultato considerando la situazione che abbiamo dovuto affrontare". Bagnaia non è entrato nei dettagli, ma ha lasciato trasparire un certo malcontento. "Non tutto ha funzionato al meglio. Ho faticato fin dal primo giorno, non abbiamo completato il lavoro di sviluppo e non ero pronto a battagliare con uno così preparato come Marc". Sforzandosi di guardare il bicchiere mezzo pieno, ha poi aggiunto. "Chiudere la gara era fondamentale, una lezione che ho imparato l’anno scorso. Forse avrei anche potuto puntare al secondo posto, ma vista la situazione, che non è stata determinata dalla mancanza di feeling, tutto sommato è stato un buon risultato".

Bagnaia fa un giro del circuito insieme con Lorenzo Savadori e Marco Bezzecchi

"Il circuito argentino si adatta al mio stile di guida"

In Argentina non lo attende un compito facile per chiudere il gap dai fratelli Marquez. "L’Ultima volta che abbiamo corso qui sono caduto, mentre ero secondo; ero tranquillo, ma sono entrato troppo forte all’ultima curva. L’anno prima, invece, ho commesso diversi errori, prima in qualifica e poi in gara, ma il layout del circuito mi piace, si adatta al mio stile di guida". La nota positiva, a cui appoggiarsi per puntare al podio, forse a una vittoria. "Penso che sarò competitivo, come lo saranno anche le Aprilia e le Ktm; non sarà facile per noi, perché la pista migliorerà durante il weekend, ma il picco della performance arriverà domenica. Dobbiamo quindi essere pronti, e capire quello che ci serve, per adattarci al grip che andrà in crescendo. Stamattina ho fatto un giro del tracciato e le condizioni non erano granché. Vedremo come cambieranno nei prossimi giorn".

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Sull'arrivo di Pirelli dal 2027

Gli hanno poi chiesto dell’ingresso di Pirelli nel 2027, al posto di Michelin. Ecco la risposta: "Pirelli di sicuro farà un gran lavoro, come Michelin che ha lavorato bene portandoci a delle performance incredibili. Ma non sarà un compito facile, per nessuno, perché dovremo sviluppare le nuove moto (dal 2027, cambierà il regolamento tecnico, ndr) e le nuove gomme insieme".

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"A Buriram non ha funzionato qualcosa fuori dal nostro controllo"

Poi, dopo la conferenza, Bagnaia ha parlato a Sky Sport, intervistato dal nostro inviato Sandro Donato Grosso. "La situazione in Thailandia credo che sia stata abbastanza chiara. Le difficoltà sono partite dai test - ha spiegato -. Non sono riuscito a finire il lavoro e l'ho dovuto completare nel corso del weekend. Sulla mia moto qualcosa fuori dal nostro controllo non ha funzionato come avrebbe dovuto, anche se sarebbe stato difficile vincere la gara. Negli ultimi giorni ne sono state dette tante, una situazione quasi ridicola dal mio punto di vista. Diciamo che c'è molta originalità...". 

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