Bagnaia: "Mia prima parte di stagione da 6. Lavoro per tornare a lottare con Marc Marquez"
MotoGpLe parole del torinese alla vigilia del GP della Repubblica Ceca, che torna in calendario dopo 5 anni. Pecco è reduce dal terzo posto nella gara lunga del Sachsenring, dopo una complicatissima Sprint Race chiusa al 12° posto: "Sono sempre ottimista, lavoro per tornare a lottare per la vittoria", ha detto a Sky Sport nel giovedì di Brno. Poi in conferenza: "Per ora mi do un 6, ma c'è ancora tutta la seconda parte del 2025..."
Pecco è ottimista, qualità che in effetti non gli è mai mancata. Nella seconda parte della stagione, ha fatto capire nella conferenza stampa di giovedì a Brno, può risalire la china. "La stagione non è finita, posso ribaltare la situazione nella seconda parte del Mondiale". Gli hanno chiesto anche una valutazione su quanto fatto finora: "Se dovessi darmi un voto, per i problemi vissuti fin qui, mi darei un 6. In alcune situazioni ho lavorato bene, in altre ero un po' nervoso". Poi, proseguendo: "A volte è necessario rilassarsi per analizzare i problemi insieme al team, ed è quello che abbiamo fatto negli ultimi tre Gran Premi dove abbiamo fatto dei passi avanti, mentre nella prima parte del campionato eravamo nel caos".
"Cambiato approccio, inutile lamentarsi di continuo"
Quindi la promessa di poter affrontare i problemi con uno spirito diverso: "Ora affronteremo il lavoro con il giusto spirito". Facendo un passo indietro, all’inizio della stagione, Pecco ha ammesso di essersi stupito della situazione tecnica in cui si è trovato. "In Malesia ero contento, ma in Thailandia ho cominciato ad avere molte difficoltà. Certo, non mi aspettavo di faticare così tanto nella prima parte di campionato. Il mio potenziale fin qui in effetti era da terzo posto. Ho dovuto fare un passo indietro, analizzare la situazione con calma, cambiare approccio. Adesso devo lavorare per tornare al mio livello, perché il potenziale c’è e sta crescendo".. Come fa ad esserne sicuro lo spiega lui stesso: "Lo dico perché ho smesso di fare paragoni con l’anno scorso, perché il potenziale della passata stagione non c’è più ed è inutile lamentarsi di continuo. L’atmosfera nel mio team sta migliorando, perché abbiamo capito che per tornare in vetta bisogna restare positivi".
"A Brno possiamo puntare almeno al 2° posto"
Brno, dopo cinque anni, si ripresenta al meglio, completamente riasfaltata, una pista stupenda che in passato è sempre piaciuta alla Ducati. Sarà ancora così? "Attendevo con impazienza di correre qui, perché è una pista simile al Mugello, ma con frenate più forti. Col nuovo asfalto è più difficile, ma anche più veloce. Ducati era andata bene in passato, ma la nostra moto ormai si addice bene a qualunque tracciato. Se lavoriamo bene in tutte le sessioni, potremo puntare a qualcosa in più rispetto alle ultime gare, almeno al secondo posto". Qui Valentino Rossi vinse nel 1996 la sua prima gara, in 125. Lui però non era ancora nato. "Una grande pagina di storia, la prima vittoria di Rossi e io non ero ancora nato (Pecco è del 1997, ndr). Anche dopo, ero ancora troppo piccolo per vedere i suoi successi. Ma rivedere la sua lotta con Martinez è stato grandioso".
Di seguito l'intervista rilasciata da Pecco Bagnaia a Sky Sport nel giovedì di Brno
La domanda alla vigilia è sempre quella: come arrivi a questo Gran Premio? Come ti senti? Qual è la situazione?
"Sono contento, è una pista che mi piace e non vedo l’ora di iniziare il weekend. Il tracciato è incredibile e riasfaltato lo sarà ancora di più. Ho saputo dei tempi ai test, hanno abbassato il record di 4 secondi. Si parla di quasi un’altra pista rispetto a quella che mi ricordo. Non vedo l’ora di incominciare".
Cosa ti ha lasciato il Sachsenring?
"Che bisogna tenere duro e, prima o poi, riusciremo a trovare una quadra".
Quindi rimani ottimista?
"Sempre, ci mancherebbe…".
Quando c’è un dominatore così importante come in questo caso Marc Marquez, c’è il rischio di entrare in pista non dico già battuti ma con la consapevolezza che lui andrà fortissimo?
"Sappiamo tutti il potenziale di Marc, ma io entro in pista pensando di lavorare per arrivare a vincere. In questo momento conosciamo la situazione e quanto lui si stia trovando bene sulla moto e stia correndo quasi senza rivali. Sto lavorando come al solito per tornare ad avere un feeling che mi possa aiutare a lottare almeno contro di lui, perché so perfettamente che il potenziale per farlo c’è".
Quando ci sono due Gran Premi ravvicinati i giorni di pausa servono per ricaricarsi o per analizzare quanto successo?
"Per allenarsi più che si può e arrivare alla gara dopo pronti. Alla fine mi piace quando ci sono due GP uno di fila all’altro, anche se so perfettamente quanto sia difficile per chi lavora nel paddock con gli spostamenti. E’ più difficile per loro che per noi".