
Dalla Suzuki alla Honda: tutti i ritiri dei team giapponesi in MotoGP e in Formula 1
Giovedì 12 maggio, attraverso una nota ufficiale, la Suzuki ha confermato la volontà di lasciare la MotoGP alla fine del 2022. Non è il primo caso di un team giapponese che si ritira da un campionato. È già successo altre volte, sia in Formula 1 sia nel Motomondiale (qualche volta persino con il titolo appena conquistato, come Verstappen con la Red Bull nel 2021). Vediamo tutti i precedenti ritiri di una squadra nipponica nel motorsport, dalla Honda nel 2008 alla Suzuki nel 2022

2008 - LA HONDA LASCIA LA F1. Il 4 dicembre 2008 la Honda decide di lasciare la Formula 1, vendendo la scuderia a Ross Brawn per una cifra simbolica di 1 sterlina (nella foto Rubens Barrichello)

La decisione del team giapponese si rivela decisamente sbagliata: la squadra, rinominata Brawn Gp, vince il Mondiale con Jenson Button grazie a un doppio diffusore sulla monoposto, trovata geniale al limite del regolamento. Ross Brawn poi rivendette il team alla Mercedes per oltre 170 milioni di dollari

2008 - LA KAWASAKI LASCIA LA MOTOGP. Il 30 dicembre 2008 la Kawasaki annuncia il ritiro dalla MotoGP a causa della crisi economica e degli scarsi risultati sportivi

Marco Melandri e John Hopkins (nella foto) rimangono a piedi pur essendo stati ingaggiati dalla Kawasaki pochi mesi prima

2011 - LA SUZUKI SI RITIRA TEMPORANEMANTE DALLA MOTOGP. Il 18 novembre 2011, tramite un comunicato ufficiale della casa madre, la Suzuki Motor Corporation annuncia il ritiro dalla MotoGP e quindi dal Motomondiale con l’impegno di ripresentarsi nel giro di pochi anni (nella foto Alvaro Bautista)

Promessa mantenuta, visto che il 17 giugno 2013 la Suzuki annuncia il rientro in MotoGP a partire dalla stagione 2015 (con la coppia di piloti composta da Aleix Espargaró e Maverick Vinales), impegno durato fino al ritiro al termine del Mondiale 2022

2021 - LA HONDA LASCIA NUOVAMENTE LA F1. Dopo essere uscita dalla Formula 1 al termine del 2008, Honda è tornata come fornitore di motori in Formula 1 nel 2015, ossia al secondo anno dell'attuale regolamento tecnico che prevede motori V6 ibridi (nella foto Fernando Alonso alla guida della McLaren Honda)

Il 2 ottobre 2020 la Honda comunica il ritiro dalla Formula 1 al termine della stagione successiva, giusto in tempo per vincere il mondiale piloti con Max Verstappen su Red Bull

2022 - LA SUZUKI LASCIA NUOVAMENTE LA MOTOGP. La Suzuki riesce a vincere nuovamente il titolo in top class con Mir nel 2020, ma l'impegno della casa giapponese in MotoGP terminerà alla fine del Mondiale 2022 (come ha confermato la stessa azienda di motori con un comunicato ufficiale diffuso giovedì 12 maggio)
Da Mir a Quartararo, come cambia il mercato piloti
Nella scelta della Suzuki di ritiarsi nuovamente dalla MotoGP al termine del Mondiale 2022 ha giocato un ruolo fondamentale il contesto economico deteriorato da due anni di pandemia da Covid-19 (il 2020 e il 2021)
Suzuki, cosa c'è dietro al secondo ritiro dalla MotoGP
Ecco il comunicato ufficiale della Suzuki, in cui conferma la volontà di lasciare la MotoGP al termine della stagione 2022: "La Suzuki Motor Corporation è in trattativa con la Dorna in merito alla possibilità di terminare la sua partecipazione in MotoGP alla fine del 2022. Purtroppo l'attuale situazione economica e la necessità di concentrare i propri sforzi sui grandi cambiamenti che il mondo automotive sta affrontando in questi anni, stanno costringendo Suzuki a spostare costi e risorse umane per sviluppare nuove tecnologie"
Il comunicato ufficiale della Suzuki
Il comunicato Suzuki prosegue ringraziando tutti coloro che hanno lavorato in questi anni al team MotoGP: "Vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine al nostro Team Suzuki Ecstar, a tutti coloro che hanno supportato le attività di Suzuki per molti anni e a tutti i fan Suzuki che ci hanno dato il loro supporto"
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