Rossi: "Dovrei essere io a baciare Maradona"

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Valentino Rossi saluta Maradona, suo grande fan
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L'otto volte campione del mondo durante la festa organizzata in suo onore a Tavullia, sua città natale: "Sono onorato che Diego mi abbia baciato la mano, dovrei fare la stessa cosa col suo magico piede sinistro"

Valentino Rossi è e si considera marchigiano, "ma a Tavullia si sente l'influenza romagnola, anche perchè la Romagna è più Riccione e Cattolica, invece le Marche sono più Ancona e Jesi". Lo ha spiegato lui stesso in un'intervista al Resto del Carlino di Pesaro, argomentando che la questione geografica che appassiona i suoi  agiografi alla fin fine "è una puntualizzazione, niente di più". Quel che conta per l'otto volte campione di MotoGp è vincere ancora in pista e mantenere i legami con la famiglia, gli amici di sempre. Brad Pitt che sogna di essere Valentino e Maradona che gli bacia la mano? "Sono onorato, ma semmai dovrei essere io a baciare il piede sinistro di Maradona e a voler essere Brad Pitt".

Il rapporto con Pesaro è stato un po' sfuggente, riconosce  Rossi, perchè "negli ultimi tempi passavo poco tempo qua. Oggi  sinceramente passo gran parte della mia giornata a Pesaro, per la palestra e alla sera in giro. Ho tanti amici e quando ho fatto qualcosa di ufficiale l'ho fatto con Tavulliavale (la festa annuale, ormai definitivamente archiviata) perchè mi sembrava più giusto. Ma ora c'è Misano", che "è anche TavulliaVale" e Rossi si sente in realtà "molto vicino a Pesaro". All'osteria di Tavullia mangia ancora gli gnocchi al sugo d'oca con il pane, come da ragazzino. E al giornalista spiega: "Lo so che mangiare la pastasciutta col pane è roba da contadini, ma io a pranzo mangio solo il primo e il pane mi fa da secondo".