MotoGp: Lorenzo insidia Rossi. Tre gare per un Mondiale
MotoriCon la vittoria all'Estoril il pilota spagnolo si è portato a 18 lunghezze dal campione del mondo. Il Gp d'Australia, quello della Malesia e Valencia decideranno tutto. E Stoner può essere la mina vagante nella corsa al titolo tra i due piloti Yamaha
Tre corse alle fine del mondiale e nessun pilota certo della vittoria. La classifica dopo la prova in Portogallo si è fatta incredibilmente corta: diciotto punti separano Valentino Rossi (250) e Jorge Lorenzo (232) che ha ripreso slancio proprio grazie al trionfo dell'Estoril. Il testa a testa, a questo punto quanto mai serrato, è tutto tra il campionissimo di Tavullia e lo spagnolo. Rossi parte come sempre favorito, ma quest'anno ha vicino a sè un compagno di squadra e rivale che sbaglia talmente poco da restare attaccato al treno per la corona 2009. Il motomondiale non approda in Spagna da molto tempo, dai quando vinceva Alex Criville.
Sono passati 10 anni da allora, la classe regina era a 500 a due tempi: praticamente sono trascorse tre ere tecnologiche in materia di due ruote. Lorenzo sente sulle spalle la responsabilità di riportare in patria il titolo: ma sa anche che l'obiettivo è di quelli difficili, perchè strappare lo scettro a un re capace e autoritario, come Valentino Rossi, non è certo gioco da ragazzi. Il rischio maggiore che corre il maiorchino a questo punto della stagione e con la sua posizione in classifica è quello di credere di essere arrivato. Un errore che i piloti spagnoli fanno spesso. Sete Gibernau, per tre stagioni consecutive, è arrivato ad un passo dal titolo, vinto sempre alla "gatto con il topo" da Valentino. La differenza fondamentale tra Lorenzo e Gibernau, è che il maiorchino è nella stessa squadra di Rossi, con la stessa moto e con gli stessi dati in condivisione per la messa a punto.
A partire dal prossimo Gp si farà ancora di più sul serio. "Non siamo stati mai competitivi - aveva detto Rossi dopo il Gp del Portogallo - il rammarico maggiore è quello di essere finiti fuori dal podio. In Australia ci sarà da fare i conti con Stoner, poi c'è la Malesia che mi piace. Alla fine Valencia sarà dura. Forse ho in testa ancora la gara del 2006 dove sono caduto e ho perso il mondiale vinto da Hayden". Rossi ha in testa il quadro della situazione da qui alla fine dell'anno. Le tre gare che terminano la stagione sono una vera e propria incognita. In Australia c'è Stoner che da due anni fa volare la sua Ducati. Poi Kuala Lumpur, dove Lorenzo va forte. Infine Valencia, dove il maiorchino giocherà in casa. Serve determinazione e cattiveria, tutte qualità che Rossi conserva sempre per il gran finale.
COMMENTA NEL FORUM DEL MOTOMONDIALE
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT
Sono passati 10 anni da allora, la classe regina era a 500 a due tempi: praticamente sono trascorse tre ere tecnologiche in materia di due ruote. Lorenzo sente sulle spalle la responsabilità di riportare in patria il titolo: ma sa anche che l'obiettivo è di quelli difficili, perchè strappare lo scettro a un re capace e autoritario, come Valentino Rossi, non è certo gioco da ragazzi. Il rischio maggiore che corre il maiorchino a questo punto della stagione e con la sua posizione in classifica è quello di credere di essere arrivato. Un errore che i piloti spagnoli fanno spesso. Sete Gibernau, per tre stagioni consecutive, è arrivato ad un passo dal titolo, vinto sempre alla "gatto con il topo" da Valentino. La differenza fondamentale tra Lorenzo e Gibernau, è che il maiorchino è nella stessa squadra di Rossi, con la stessa moto e con gli stessi dati in condivisione per la messa a punto.
A partire dal prossimo Gp si farà ancora di più sul serio. "Non siamo stati mai competitivi - aveva detto Rossi dopo il Gp del Portogallo - il rammarico maggiore è quello di essere finiti fuori dal podio. In Australia ci sarà da fare i conti con Stoner, poi c'è la Malesia che mi piace. Alla fine Valencia sarà dura. Forse ho in testa ancora la gara del 2006 dove sono caduto e ho perso il mondiale vinto da Hayden". Rossi ha in testa il quadro della situazione da qui alla fine dell'anno. Le tre gare che terminano la stagione sono una vera e propria incognita. In Australia c'è Stoner che da due anni fa volare la sua Ducati. Poi Kuala Lumpur, dove Lorenzo va forte. Infine Valencia, dove il maiorchino giocherà in casa. Serve determinazione e cattiveria, tutte qualità che Rossi conserva sempre per il gran finale.
COMMENTA NEL FORUM DEL MOTOMONDIALE
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SKY SPORT