Malesia, sfida tra i "magnifici 4". Rossi vicino al titolo
MotoriMoto Gp. Il 'Dottore' domenica potrebbe conquisatare il 9° mondiale: "Sarà difficile prendere sonno sabato notte". Con Stoner, Lorenzo e Pedrosa battaglia fino alla fine. E Vale guarda al futuro: "Jorge e Casey posso diventare campioni"
"Lorenzo e Stoner sono i due avversari più forti che io abbia incontrato. Lorenzo non molla mai e Stoner è sempre costante". Valentino Rossi inaugura il fine settimana del Gp della Malaysia con un inaspettato tributo ai suoi avversari. "Ci sarà anche Pedrosa - avverte - lui quest'anno ha vinto una sola gara". I 'fantastici quattro' sono chiamati ancora una volta a dare spettacolo in Motogp, dato che per gli altri sono rimasti solo ruoli da comparse.
Ma come vive Rossi questa nona vigilia mondiale? "Bene - afferma il Dottore -. Dall'Australia siamo venuti direttamente in Malaysia ed è stato meglio non andare a casa. Qui c'è tempo per rilassarsi e prendere il sole, allenarsi, mentre mi hanno detto che in Italia fa molto freddo. E' un bene per rimanere concentrato, poi me la gioco in una pista che mi piace tanto".
Si tratta di una situazione diversa rispetto al passato. "In Portogallo - spiega Valentino - venivamo da un risultato negativo, c'era Lorenzo vicino e non è stato molto rilassante. Molto meglio avere 38 punti di vantaggio". Anche per questo la tensione ancora non è alle stelle, nonostante ci sia un mondiale in gioco: "E' ancora troppo presto - afferma Rossi -. La tensione si inizierà a sentire sabato sera. Comunque io sono fortunato perche' questa situazione l'ho già vissuta altre otto volte, anzi nove (ride). Sicuramente sabato sera sarà difficile prendere sonno. Ma è una carica molto positiva".
Ci sono differenze con altre vigilie mondiali? "Ogni volta è diversa. Penso che questa sia una delle più tirate per me; tutte le altre volte sono arrivato al mondiale prima della penultima gara. E' successo solo al mio debutto in Yamaha nel 2004 di vincere alla penultima gara il mondiale. Fino ad ora è stata una stagione di grandissime soddisfazioni e dura. Abbiamo fatto delle grandi gare ma anche errori e delusioni grosse. Con un campionato così tirato, finire il prima possibile leva un peso non indifferente anche psicologicamente. Nel 2006 ero dall'altra parte, dovevo inseguire, avevo 50 punti di svantaggio e tutto quello che veniva era buono. Invece adesso è da tanto che sono in testa al mondiale ed è diverso. Mi piacerebbe vincere un'altra volta prima della fine del mondiale, arrivare a 300 punti, insomma ho ancora da fare".
Quest'anno c'è stato un elemento in più, il compagno di squadra. Un avversario con la stessa moto e le stesse gomme. "Si - conferma Rossi - leggo Lorenzo come un'altra prova per la mia carriera. E' una bella motivazione perché penso che sia uno degli avversari più forti che ho mai avuto e che continuerò ad avere anche l'anno prossimo. Non mi ha sorpreso del tutto, sapevo che sarebbe andato forte mi ha impressionato la sua capacità di riprendersi dopo certe batoste, mi aspetto che vada molto forte anche qua. E' uno tosto, il suo obiettivo è diventare campione del mondo della MotoGp, sarà duro batterlo in queste ultime due gare ed anche in futuro. E poi c'è Stoner, che vorrà vincere ancora per fare un buon finale di stagione in vista del 2010".
Ed a chi chiede se Lorenzo possa diventare negli anni un campione del mondo, anche dopo l'eventuale ritiro del Dottore dalle gare, Rossi risponde: "Credo che Lorenzo possa essere un campione della Motogp, certo, ma speriamo vinca di meno! E comunque ci sarà sempre Stoner, saranno due grandi avversari".
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Ma come vive Rossi questa nona vigilia mondiale? "Bene - afferma il Dottore -. Dall'Australia siamo venuti direttamente in Malaysia ed è stato meglio non andare a casa. Qui c'è tempo per rilassarsi e prendere il sole, allenarsi, mentre mi hanno detto che in Italia fa molto freddo. E' un bene per rimanere concentrato, poi me la gioco in una pista che mi piace tanto".
Si tratta di una situazione diversa rispetto al passato. "In Portogallo - spiega Valentino - venivamo da un risultato negativo, c'era Lorenzo vicino e non è stato molto rilassante. Molto meglio avere 38 punti di vantaggio". Anche per questo la tensione ancora non è alle stelle, nonostante ci sia un mondiale in gioco: "E' ancora troppo presto - afferma Rossi -. La tensione si inizierà a sentire sabato sera. Comunque io sono fortunato perche' questa situazione l'ho già vissuta altre otto volte, anzi nove (ride). Sicuramente sabato sera sarà difficile prendere sonno. Ma è una carica molto positiva".
Ci sono differenze con altre vigilie mondiali? "Ogni volta è diversa. Penso che questa sia una delle più tirate per me; tutte le altre volte sono arrivato al mondiale prima della penultima gara. E' successo solo al mio debutto in Yamaha nel 2004 di vincere alla penultima gara il mondiale. Fino ad ora è stata una stagione di grandissime soddisfazioni e dura. Abbiamo fatto delle grandi gare ma anche errori e delusioni grosse. Con un campionato così tirato, finire il prima possibile leva un peso non indifferente anche psicologicamente. Nel 2006 ero dall'altra parte, dovevo inseguire, avevo 50 punti di svantaggio e tutto quello che veniva era buono. Invece adesso è da tanto che sono in testa al mondiale ed è diverso. Mi piacerebbe vincere un'altra volta prima della fine del mondiale, arrivare a 300 punti, insomma ho ancora da fare".
Quest'anno c'è stato un elemento in più, il compagno di squadra. Un avversario con la stessa moto e le stesse gomme. "Si - conferma Rossi - leggo Lorenzo come un'altra prova per la mia carriera. E' una bella motivazione perché penso che sia uno degli avversari più forti che ho mai avuto e che continuerò ad avere anche l'anno prossimo. Non mi ha sorpreso del tutto, sapevo che sarebbe andato forte mi ha impressionato la sua capacità di riprendersi dopo certe batoste, mi aspetto che vada molto forte anche qua. E' uno tosto, il suo obiettivo è diventare campione del mondo della MotoGp, sarà duro batterlo in queste ultime due gare ed anche in futuro. E poi c'è Stoner, che vorrà vincere ancora per fare un buon finale di stagione in vista del 2010".
Ed a chi chiede se Lorenzo possa diventare negli anni un campione del mondo, anche dopo l'eventuale ritiro del Dottore dalle gare, Rossi risponde: "Credo che Lorenzo possa essere un campione della Motogp, certo, ma speriamo vinca di meno! E comunque ci sarà sempre Stoner, saranno due grandi avversari".
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