Maledizione Dakar. Auto fuori strada: muore una donna
MotoriIl tedesco Mirco Schultis ha perso il controllo della sua vettura ed ha travolto 6 spettatori: una ragazza di 28 anni è deceduta all'Ospedale di Cordoba dove è stato ricoverato anche un giovane. Altre 4 persone sono rimaste ferite lievemente. FOTOGALLERY
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E' subito tragedia nella Dakar 2010. Una ragazza di 28 anni, Natalia Sonia Gallardo, è morta a causa delle gravissime ferite riportate quando la vettura Desert Warrior del tedesco Mirco Schultis l'ha investita assieme ad altre cinque persone, mentre si trovava nei pressi di una stretta curva a circa 1,5 chilometri dalla località di Alpa Corral. Lo ha reso noto l'edizione on line del quotidiano 'El Clarin'. La donna, dopo aver subito due infarti, è deceduta nell'ospedale della città di Rio Cuarto, dove è stata trasportata da un elicottero subito dopo l'incidente. Alla stessa clinica è stato trasferito anche un giovane di 24 anni, che ha riportato fratture gravi ad una gamba, ma è fuori pericolo. Le altre quattro persone sono rimaste ferite lievemente. Secondo un giornalista locale, gli investiti si trovavano all'esterno di una curva, in una zona non permessa, tanto che in precedenza la polizia aveva chiesto loro di spostarsi. Schultis, nell'affrontare la curva, ha perso il controllo della vettura, è riuscito a frenare, però ha superato lo stesso una recinzione di fil di ferro, investendo i sei spettatori.
Una storia che si ripete puntuale ogni edizione del rally sempre funestato da incidenti anche mortali. Del resto le cifre della scia di sangue che la corsa a tappe si porta dietro da quando e' stata ideata crescono di anno in anno: in incidenti mortali, fino alla passata edizione, erano rimasti vittime 19 concorrenti (nel 2005 morì Fabrizio Meoni), mentre il numero complessivo tra spettatori, addetti ai lavori e giornalisti sarebbe di 52 nei trent'anni di vita della corsa.
Prima che gli organizzatori facessero sapere dell'incidente, aveva festeggiato la vittoria della tappa inaugurale Nani Roma, che a bordo di una Bmw M3, ha preceduto di 2' Carlos Sainz, in gara con la Volkswagen Touareg speciale. Nelle moto, David Casteu con la Sherco era stato il più veloce, lasciando dietro campioni come Cyril Despres e Marc Coma.
E' stata una tappa corta tra Colon a Cordoba (168 km per moto e quadricicli, 199 per auto e camion), caratterizzata dal maltempo, che ha aumentato a dismisura le difficoltà sul tracciato, mettendo a dura prova i concorrenti. La direzione corsa ha deciso di tagliare una fetta di percorso, che le alluvioni dei giorni scorsi hanno reso impraticabile, anche per i supermezzi del rally. Il vincitore Roma ha impiegato 2h11'15", Casteu e la sua moto hanno tagliato il traguardo dopo un'1 ora 50'42". Roma ha avuto la meglio su Sainz, giunto sul traguardo dopo 2'07'; alle sue spalle il pluricampione della Dakar, Stephane Peterhansel, al volante di una Bmw, che ha concesso al vincitore 2'50".
Subito dietro il principe arabo Nasser al-Attiyah, passato anche lui quest'anno alla squadra Volkswagen ufficiale (l'anno scorso aveva dato ottima prova con la sua Bmw privata) ed il sudafricano Giniel de Villiers, vincitore nel 2009, sempre con la Volkswagen. Dominio incontrastato delle auto tedesche in quest'inizio di rally nella pampa argentina; la Mitsubishi, che si è ripresentata in forma ufficiale dopo l'annunciato ritiro dell'anno scorso, non sembra per adesso in grado di arginare lo strapotere degli squadroni tedeschi.
Nelle moto Casteu ha sorpreso tutti e, con la 450 francese Sherco, si e' presentato da solo sul traguardo, mentre i due favoriti di sempre, Despres e Coma, con le 750 Ktm austriache a potenza ridotta (quest'anno la cilindrata massima permessa e' 450) sono rimasti a bocca asciutta. I due hanno dominato tutta la tappa, con un minuto di vantaggio su Casteu, ma all'arrivo il conteggio si è rovesciato con gli handicap, e Casteu ha inflitto 3" a Despres, 12" a Coma. La seconda tappa prevista è Cordoba-La Rioja, di 276 km, di nuovo con un percorso differente per moto/quadricicli e auto/camion.
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E' subito tragedia nella Dakar 2010. Una ragazza di 28 anni, Natalia Sonia Gallardo, è morta a causa delle gravissime ferite riportate quando la vettura Desert Warrior del tedesco Mirco Schultis l'ha investita assieme ad altre cinque persone, mentre si trovava nei pressi di una stretta curva a circa 1,5 chilometri dalla località di Alpa Corral. Lo ha reso noto l'edizione on line del quotidiano 'El Clarin'. La donna, dopo aver subito due infarti, è deceduta nell'ospedale della città di Rio Cuarto, dove è stata trasportata da un elicottero subito dopo l'incidente. Alla stessa clinica è stato trasferito anche un giovane di 24 anni, che ha riportato fratture gravi ad una gamba, ma è fuori pericolo. Le altre quattro persone sono rimaste ferite lievemente. Secondo un giornalista locale, gli investiti si trovavano all'esterno di una curva, in una zona non permessa, tanto che in precedenza la polizia aveva chiesto loro di spostarsi. Schultis, nell'affrontare la curva, ha perso il controllo della vettura, è riuscito a frenare, però ha superato lo stesso una recinzione di fil di ferro, investendo i sei spettatori.
Una storia che si ripete puntuale ogni edizione del rally sempre funestato da incidenti anche mortali. Del resto le cifre della scia di sangue che la corsa a tappe si porta dietro da quando e' stata ideata crescono di anno in anno: in incidenti mortali, fino alla passata edizione, erano rimasti vittime 19 concorrenti (nel 2005 morì Fabrizio Meoni), mentre il numero complessivo tra spettatori, addetti ai lavori e giornalisti sarebbe di 52 nei trent'anni di vita della corsa.
Prima che gli organizzatori facessero sapere dell'incidente, aveva festeggiato la vittoria della tappa inaugurale Nani Roma, che a bordo di una Bmw M3, ha preceduto di 2' Carlos Sainz, in gara con la Volkswagen Touareg speciale. Nelle moto, David Casteu con la Sherco era stato il più veloce, lasciando dietro campioni come Cyril Despres e Marc Coma.
E' stata una tappa corta tra Colon a Cordoba (168 km per moto e quadricicli, 199 per auto e camion), caratterizzata dal maltempo, che ha aumentato a dismisura le difficoltà sul tracciato, mettendo a dura prova i concorrenti. La direzione corsa ha deciso di tagliare una fetta di percorso, che le alluvioni dei giorni scorsi hanno reso impraticabile, anche per i supermezzi del rally. Il vincitore Roma ha impiegato 2h11'15", Casteu e la sua moto hanno tagliato il traguardo dopo un'1 ora 50'42". Roma ha avuto la meglio su Sainz, giunto sul traguardo dopo 2'07'; alle sue spalle il pluricampione della Dakar, Stephane Peterhansel, al volante di una Bmw, che ha concesso al vincitore 2'50".
Subito dietro il principe arabo Nasser al-Attiyah, passato anche lui quest'anno alla squadra Volkswagen ufficiale (l'anno scorso aveva dato ottima prova con la sua Bmw privata) ed il sudafricano Giniel de Villiers, vincitore nel 2009, sempre con la Volkswagen. Dominio incontrastato delle auto tedesche in quest'inizio di rally nella pampa argentina; la Mitsubishi, che si è ripresentata in forma ufficiale dopo l'annunciato ritiro dell'anno scorso, non sembra per adesso in grado di arginare lo strapotere degli squadroni tedeschi.
Nelle moto Casteu ha sorpreso tutti e, con la 450 francese Sherco, si e' presentato da solo sul traguardo, mentre i due favoriti di sempre, Despres e Coma, con le 750 Ktm austriache a potenza ridotta (quest'anno la cilindrata massima permessa e' 450) sono rimasti a bocca asciutta. I due hanno dominato tutta la tappa, con un minuto di vantaggio su Casteu, ma all'arrivo il conteggio si è rovesciato con gli handicap, e Casteu ha inflitto 3" a Despres, 12" a Coma. La seconda tappa prevista è Cordoba-La Rioja, di 276 km, di nuovo con un percorso differente per moto/quadricicli e auto/camion.
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