Dakar: Manca è stabile. Prossime ore fondamentali

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Luca Manca. Il pilota italiano è stato operato in una clinica di Santiago del Cile dopo il brutto incidente avvenuto nel corso della sesta tappa della Dakar (foto ap)
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Secondo l'ultimo bollettino medico, le condizioni del pilota italiano, vittima di un terribile incidente nel corso della sesta tappa, possono essere definite buone: "Le prossime 24 ore saranno decisive per identificare la lesione che ha subito"

Ultimo bollettino medico - "Luca Manca è stabile e le sue condizioni potrebbero essere definite buone, tenendo conto la gravità della lesione encefalica che presenta": lo sottolinea il bollettino medico letto da Ricardo Eckart, vicedirettore dell'ospedale di Santiago dove il pilota italiano è ricoverato da ieri, dopo il grave incidente avuto con la sua moto durante il Rally Dakar. "Le prossime 24 ore saranno fondamentali per identificare con precisione la lesione che ha subito", ha sottolineato Eckart, precisando che "nelle prossime 48-72 ore saremo d'altra parte in grado di dare una valutazione più dettagliata". "Per ora è molto difficile fare previsioni", ha aggiunto, rilevando che il motociclista italiano "viene seguito costantemente da quattro specialisti" dell'ospedale "Mutual de Seguridad" della capitale cilena.

Primo bollettino medico -
Sono stabili, nella loro gravità, le condizioni di Luca Manca. Il giovane che ha subito una delicata operazione chirurgica per una lesione al polmone e un'edema cerebrale, ora è tenuto in coma farmacologico e respira attraverso un macchinario. Nel frattempo, il padre e il cognato di Manca stanno per partire alla volta del Cile: dovrebbero imbarcarsi su un volo questa sera dall'Italia.

Un testimone -
"Era davanti a me, sono arrivato sul posto immediatamente dopo che Luca è caduto": è il racconto del grave incidente di Luca Manca, ieri nel nord del Cile durante il Rally Dakar, fatto da un altro motociclista, il cileno Claudio Rodriguez, tra i pochi testimoni della sfortunata caduta dell'italiano. "Quando l'ho visto per terra, mi sono fermato. Non si muoveva. Sono diventato molto nervoso ma per fortuna è subito giunto l'elicottero dell'organizzazione, che ci stava seguendo: anche loro l'hanno visto buttato per terra, senza alcun tipo di reazione", ha raccontato Rodriguez alla stampa cilena. "Ho guardato dietro e ho visto - ha aggiunto - un'ampia buca per terra, alta un metro. La moto era a sua volta completamente distrutta a circa due metri di distanza da Luca". "Quella di ieri era una tappa con molte dune e polvere, fatto che impediva di superare chi avevi davanti a te. Probabilmente Luca si è spostato al lato proprio per cercare un sorpasso, ma non è riuscito a farlo perchè è finito nella buca: queste sono caratteristiche tipiche del terreno in questa parte del nord del Cile, ti trovi davanti queste buche molto velocemente senza neppure riuscire a vederle".

L'operazione -
"Le prossime 48 ore saranno le più critiche. E' in pericolo di vita, ma dopo l'intervento di questa notte ci sono ottime speranze": è quanto ha riferito all'ANSA Federico Ghiti, che segue la preparazione di Luca Manca, il motociclista operato in una clinica di Santiago, dove è stato ricoverato dopo un grave incidente durante la sesta tappa del Rally Dakar, nel nord del Cile. Il motociclista italiano ha subito una lesione al polmone e un'edema cerebrale, ed è stato portato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale nella cittadina di Catama (1.500 km a nord di Santiago), da dove qualche ora dopo è stato trasportato in un aereo nell'Ospedale 'Mutual de Seguridad' della capitale cilena.

"Nel corso dell'intervento, è stata collocata una sonda nel cervello per verificare la pressione nella scatola cranica. Per ora il valore della pressione è basso, fatto molto positivo", ha sottolineato Ghiti, che in serata è stato all'ospedale di Santiago insieme al console italiano Pascual Centrachio e al meccanico di Manca dello staff Ktm, Mauro Sant. Alla "Mutual di Seguridad", Manca è stato assistito dall'equipe di Ricardo Berla, il quale dopo l'intervento ha avuto un colloquio telefonico con la moglie del motociclista. Il medico ha confermato le condizioni critiche di Manca, sottolineando però che sia l'età (32 anni) sia le condizioni fisiche possono essere d'aiuto per superare la fase critica in cui si trova il motociclista.

Ghiti ha d'altra parte raccontato la dinamica del grave incidente di Manca. "E' avvenuto all'inizio della speciale. Logicamente non siamo a conoscenza di preciso come siano andate le cose. Sembra che Luca sia caduto una prima volta al sesto chilometro, poi c'è stata la caduta e l'incidente grave al decimo chilometro. Per fortuna - ha sottolineato Ghiti - è stato subito soccorso da due piloti che erano dietro di lui, i quali hanno chiamato l'elicottero dell'organizzazione, arrivato quasi subito: dopo circa 6-7 minuti, anche perché l'incidente è avvenuto appunto subito dopo la partenza, non cioè in mezzo alle montagne dell'Atacama, dove tutto sarebbe stato più difficile".

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