Rossi parte alla grande. Lorenzo-Stoner, chi il rivale n°1?
MotoriIl Mondiale 2010 MotoGp è iniziato nel segno di Valentino: in sella alla sua Yamaha, si è aggiudicato la prima gara della stagione in Qatar. Stoner è caduto, Lorenzo è arrivato secondo. Chi sarà il principale avversario del Dottore per la lotta al titolo?
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La stagione 2010 è ufficialmente iniziata nel segno di Valentino Rossi, che si è portato a casa il primo dei 18 round dell'anno. La gara del Dottore è stata perfetta, anche se ''aiutata'', dall'auto-eliminazione dell'australiano Casey Stoner. Già perché se il pilota della Ducati non avesse sentito così tanto la pressione le cose sarebbero andate diversamente. Dopo soli tre giri e una partenza non eccezionale, infatti, Stoner aveva già due secondi di vantaggio su Rossi che inseguiva con alle spalle un motivatissimo Andrea Dovizioso e con Lorenzo in arrivo. Stoner avrebbe potuto vincere con distacco, ''uccidendo'' la gara subito, lasciando il compito di fare lo spettacolo a chi era dietro di lui. Sfortuna sua e fortuna di chi ha visto la sfida, il suo Qatar è durato poco.
Rossi è sempre lui, anzi appare più forte che mai. Saranno gli anni che passano, sarà l'esperienza delle corse, Valentino sa comunque che non può gestire comodamente il suo vantaggio, soprattutto pensando alla prossima sfida in Giappone. Se Stoner è fortissimo quando è in condizione di esserlo, il compagno di squadra di Rossi, lo spagnolo Jorge Lorenzo, è forte praticamente sempre. In Qatar lo spagnolo correva con una mano non ancora al 100%, ma questo non è servito a fermarlo. Nel finale del Gp Lorenzo sembrava galvanizzato e riusciva a passare sia l'americano Hayden, che Dovizioso, come fossero birilli. "Quando guido e sono concentrato - ha detto lo spagnolo - non sento niente e non posso stare calmo. E' il mio carattere e non ci posso fare nulla". Bene per lui, un po' meno per Rossi, che il nemico numero 1 continua ad avercelo in casa. La prossima gara riporta alla mente di Valentino il ricordo della vittoria di Lorenzo. Insomma il circo è tornato in tournee, e sullo spettacolo che offrirà è ancora tutto da vedere.
Completamente diverso lo show fatto vedere dalla nuova classe di mezzo. La Moto2, benché non sia al 100% rispondente ai principi del motomondiale per via dell'utilizzo del motore unico fornito dall'organizzatore, ha divertito. I piloti si sono buttati nella mischia e non si sono risparmiati. Peccato per De Angelis che ha iniziato con il piede sbagliato, nonostante dei test ottimi in inverno. Lo zero del Qatar, con così tanti nemici da gestire - a Losail erano in 41 in pista - non lo fa stare tranquillo. Come da copione la gara ha confermato un sospetto: non si possono fare pronostici. Chi ieri ha scommesso sulla vittoria inattesa di Shoya Tomizawa ha certamente incassato bene. Male, anzi peggio, la 125. Su 4 piloti italiani iscritti in Qatar ce n'erano solo 3 e non hanno certo fatto bella figura. Con il passaggio verso la Moto2 di tanti protagonisti l'Italia perde la sua roccaforte, cedendo quello che è sempre stato un feudo agli spagnoli, che stanno facendo della 125 una succursale del campionato iberico.
La stagione 2010 è ufficialmente iniziata nel segno di Valentino Rossi, che si è portato a casa il primo dei 18 round dell'anno. La gara del Dottore è stata perfetta, anche se ''aiutata'', dall'auto-eliminazione dell'australiano Casey Stoner. Già perché se il pilota della Ducati non avesse sentito così tanto la pressione le cose sarebbero andate diversamente. Dopo soli tre giri e una partenza non eccezionale, infatti, Stoner aveva già due secondi di vantaggio su Rossi che inseguiva con alle spalle un motivatissimo Andrea Dovizioso e con Lorenzo in arrivo. Stoner avrebbe potuto vincere con distacco, ''uccidendo'' la gara subito, lasciando il compito di fare lo spettacolo a chi era dietro di lui. Sfortuna sua e fortuna di chi ha visto la sfida, il suo Qatar è durato poco.
Rossi è sempre lui, anzi appare più forte che mai. Saranno gli anni che passano, sarà l'esperienza delle corse, Valentino sa comunque che non può gestire comodamente il suo vantaggio, soprattutto pensando alla prossima sfida in Giappone. Se Stoner è fortissimo quando è in condizione di esserlo, il compagno di squadra di Rossi, lo spagnolo Jorge Lorenzo, è forte praticamente sempre. In Qatar lo spagnolo correva con una mano non ancora al 100%, ma questo non è servito a fermarlo. Nel finale del Gp Lorenzo sembrava galvanizzato e riusciva a passare sia l'americano Hayden, che Dovizioso, come fossero birilli. "Quando guido e sono concentrato - ha detto lo spagnolo - non sento niente e non posso stare calmo. E' il mio carattere e non ci posso fare nulla". Bene per lui, un po' meno per Rossi, che il nemico numero 1 continua ad avercelo in casa. La prossima gara riporta alla mente di Valentino il ricordo della vittoria di Lorenzo. Insomma il circo è tornato in tournee, e sullo spettacolo che offrirà è ancora tutto da vedere.
Completamente diverso lo show fatto vedere dalla nuova classe di mezzo. La Moto2, benché non sia al 100% rispondente ai principi del motomondiale per via dell'utilizzo del motore unico fornito dall'organizzatore, ha divertito. I piloti si sono buttati nella mischia e non si sono risparmiati. Peccato per De Angelis che ha iniziato con il piede sbagliato, nonostante dei test ottimi in inverno. Lo zero del Qatar, con così tanti nemici da gestire - a Losail erano in 41 in pista - non lo fa stare tranquillo. Come da copione la gara ha confermato un sospetto: non si possono fare pronostici. Chi ieri ha scommesso sulla vittoria inattesa di Shoya Tomizawa ha certamente incassato bene. Male, anzi peggio, la 125. Su 4 piloti italiani iscritti in Qatar ce n'erano solo 3 e non hanno certo fatto bella figura. Con il passaggio verso la Moto2 di tanti protagonisti l'Italia perde la sua roccaforte, cedendo quello che è sempre stato un feudo agli spagnoli, che stanno facendo della 125 una succursale del campionato iberico.