Rossi dei miracoli. In Germania un rientro da campione

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Al Sachsenring Valentino ha sfiorato il podio a quaranta giorni dalla doppia frattura di tibia e perone (foto Ap)
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Un duello interminabile e poi il podio sfumato solo all'ultimo giro. Il ritorno alle gare di Valentino è di quelli da campioni: sulla pista di Sachsenring si è mostrato il leone di sempre, capace di lottare fino all'ultimo come ci ha abituato da anni

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Podio sfumato solamente all'ultimo giro e un quarto posto che sa di miracolo. Il ritorno alle gare di Valentino Rossi ha stupito tutti: quaranta giorni dall'incidente del Mugello, ancora le stampelle per muoversi causa frattura a tibia e perone, eppure il Dottore sulla pista di Sachsenring si è mostrato il leone di sempre, capace di lottare fino all'ultima curva con l'australiano della Ducati, Casey Stoner, e finire quarto col sorriso stampato sulle labbra.

Il gp di Germania si chiude col trionfo di Dani Pedrosa, davanti allo spagnolo della Yamaha Jorge Lorenzo e a Stoner. Rossi si ''accontenta'' e non nasconde la gioia per un risultato che appare quasi miracoloso: ma in Germania si è vista la stoffa di chi ha vinto nove mondiali, e non a caso. Del resto Valentino ha voluto fortemente tornare in pista, con un recupero lampo che anche il medico che lo ha operato ha definito "eccezionale". Il week end del ritorno è stato preceduto da due prove con una Yamaha Superbike, a Misano e a Brno. Poi il via libera alla partecipazione al Gp di Germania, dopo l'ultima visita medica da parte dei responsabili sanitari del circuito.

Le prime prove libere di venerdì e sabato hanno evidenziato uno stato di forma ottimale. Nella giornata più impegnativa, quella delle qualifiche, Rossi è rimasto in pista per quasi 60 giri, mettendo a dura prova la sua gamba e la sua spalla, mai veramente guarita dalla caduta in allenamento di qualche mese fa. Nelle prove pre gara, Rossi non ha voluto rischiare. Dopo una difficile partenza dalla seconda fila, Valentino si è liberato di Dovizioso e Simoncelli, ma la caduta di De Puniet (fratture alla gamba per il francese), Espargarò e Bautista rompeva il ritmo: pausa e nuova partenza. Lorenzo, Pedrosa e Stoner, via, in fuga. Simoncelli e Dovizioso che rallentano ancora il ritmo di Vale, che girava subito sui tempi di Lorenzo. Con solo 21 giri da fare, Valentino appariva più carico e più determinato. Dopo aver messo nel mirino la Ducati di Stoner, Rossi iniziava con l'australiano una battaglia serrata.

"E' stato molto divertente  lottare con Valentino - ha detto poi Stoner - sicuramente un bel duello corretto". L'australiano sorride, anche perché, stavolta è stato lui a vincere il confronto, è stato lui, infatti, a salire sul podio. Anche Rossi è sembrato galvanizzato dalla lotta con il rivale. "Io non mi sono messo a frignare - ha scherzato il Dottore - come fece lui a Laguna, quando lo passai all'ultimo. Poi quando ci siamo incontrati nel giro d'onore l'ho anche preso in giro, facendo finta di arrabbiarmi come fece lui allora. Dopo avermi guardato male, gli ho fatto capire che stavo giocando e mi ha dato la mano".

La prossima gara, a Laguna Seca, sarà un nuovo banco di prova, stavolta non per i tre del podio del Sachsenring. Lorenzo e Stoner hanno patito lo scorso anno due brutte cadute sul tracciato americano, che è sempre stato il parco giochi di Rossi. Non meno tortuosa e tecnica della pista tedesca, Laguna Seca arriverà dopo l'iniezione di fiducia della Germania. Rossi, dopo aver bruciato le tappe che i medici gli avevano diagnosticato dopo l'incidente del Mugello, è pronto. Il suo obiettivo è vincere o comunque fare meglio di Lorenzo, rendendo la vita ancora più difficile allo spagnolo che vede la corona del campione già quasi sulla sua testa.

Ma c'è anche il mercato. Vale ha il contratto scaduto e l'accordo con la Ducati sembra già fatto, anche se probabilmente qualcosa verrà annunciato non prima della gara di Brno a ferragosto. Se la Casa di Borgo Panigale non ha più dubbi sul valore del nove volte campione del mondo, l'obiettivo di Vale ora è quello di far capire alla Casa per la quale corre cosa si sta perdendo. "Non so perché la Yamaha dovrebbe lasciarmi andare via. Se la cosa dovesse accadere, lo farebbe forse perché sono vecchio". Una battuta fatta in risposta al manager di Loris Capirossi, ed ex capo di Aprilia Racing ai tempi di Vale, Carlo Pernat. Una battuta che sembra pungere sul vivo la Yamaha.

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